- È una delle ibride plug-in più vendute sul mercato, comodissima ed efficiente. Qualche dettaglio però potrebbe essere migliorato
- Pregi e difetti
- Verdetto
- Dimensioni, bagagliaio e spazio
- Plancia e comandi
- Come va e quanto consuma
- Prezzi e concorrenti
- Qualche alternativa
Volvo XC60 (2024), perché comprarla e perché no
È una delle ibride plug-in più vendute sul mercato, comodissima ed efficiente. Qualche dettaglio però potrebbe essere migliorato
Se pensaste a un’auto premium comoda, rilassante da guidare e non tedesca sono sicuro vi verrebbe in mente una Volvo. La XC60 è da sempre uno dei modelli più apprezzati sul nostro mercato (è ogni mese tra le ibride plug-in più vendute) e di recente è stata aggiornata nelle dotazioni e in qualche dettaglio estetico.
La protagonista di questo Perché Comprarla è proprio l’ibrida plug-in identificata dalla sigla T6 con sotto il cofano un 2.0 a benzina abbinato a un elettrico per una potenza totale di 349 CV. Scopriamola insieme: ecco com’è e come va.
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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi
Pregi e difetti
Verdetto
8.3 / 10
Ci piace | Non ci piace |
Comfort di marcia | Quinto posto |
Finiture e cura al dettaglio | Comandi virtuali per climatizzazione |
Dotazione e funzionamento ADAS | Bagagliaio più piccolo della media |
Se cercate un SUV premium che non sia una tedesca e scegliete la Volvo XC60 non ne rimarrete delusi dato che in quanto ad eleganza, comfort, dotazioni e anche efficienza se la batte esattamente ad armi pari. Se non avete velleità sportive lei potrebbe fare al caso vostro rientrando a pieno nell’identikit della prima auto da famiglia perfetta.
Volvo XC60
Volvo XC60 (2024)
Dimensioni, bagagliaio e spazio
Partiamo dalle dimensioni: la XC60 è lunga 4 metri e 70, alta 1 e 65 e larga 1 e 90 specchietti esclusi e con queste forme l’abitabilità è molto buona e si viaggia comodissimi. Il bagagliaio invece è spazioso ma non così tanto, molte delle concorrenti fanno meglio.
Accomodandosi dietro si rimane subito colpiti dalla comodità dei sedili che sono morbidi e ben profilati, con lo spazio che è abbondante anche per i più alti per ginocchia e testa. Il posto centrale però è penalizzato dal tunnel ingombrante per cui meglio viaggiare in quattro. A disposizione ci sono due bocchette dell’aria sul montante e due prese USB di tipo C.
Plancia e comandi
Volvo in questo è una sicurezza, si viaggia in un salotto rilassati e coccolati. L’abitacolo è razionale e minimalista ma curato in ogni mimino dettaglio con tutti i materiali che sono piacevoli al tatto con l’alternanza tra i diversi materiali nobili (alluminio, ecopelle e legno) che fa sentire subito a proprio agio. La pulizia del design è uno dei punti di forza di Volvo e infatti non ci sono tasti e rotori se non i pochi sotto allo schermo centrale.
Per quanto riguarda i vani portaoggetti, sono nella media le tasche nelle portiere e il cassetto davanti al sedile del passeggero. Nella parte bassa della consolle c’è una presa da 12V con due USB C che invece si trovano sotto al bracciolo centrale che, però, non è molto profondo. Al centro del tunnel ci sono la piastra per ricaricare ad induzione il telefono e due portabicchieri.
Come va e quanto consuma
La Volvo XC60 è una di quelle auto con cui sembra di entrare in una nuova dimensione, non invoglia a correre, non è sportiva nonostante qui sotto la potenza ci sia, ma si mette a disposizione per rendere il viaggio il più comodo possibile. Sembra di viaggiare in una bolla perché l’insonorizzazione è ottima, sia in città che in autostrada, e tutto è morbido dallo sterzo all’assetto passando per l’erogazione che è lineare e graduale.
Questo motore in particolare è il più interessante attualmente a listino e abbina un benzina a un elettrico per 349 CV totali, la trazione è integrale e il cambio un automatico a 8 marce tarato anche lui per garantire il massimo comfort. I rapporti vanno via uno dopo l’altro senza scossoni, in maniera molto fluida, e si sfrutta la coppia combinata per non portare mai troppo in alto di giri il benzina. C’è una modalità B, che serve per aumentare la rigenerazione sfruttando il freno motore, e volutamente non una taratura sportiva.
Tra le modalità di guida ce n’è una, la Power, che serve per sfruttare al massimo le prestazioni e irrigidisce lo sterzo e le sospensioni oltre che intervenire sullo sterzo che si fa più pesante. Anche aumentando il ritmo la XC60 rimane sempre molto stabile, ma non si è invogliati ad andare forte perché il baricentro è alto, il peso non è poco e si sente in frenata e il passaggio tra rigenerativa e meccanica non sempre è ben modulabile. Lo sterzo stesso poi non è diretto e non fa capire benissimo tutto ciò che passa sotto le ruote anteriori.
La posizione di guida è alta e la visibilità ottima dato che le superfici vetrate sono regolari per cui si percepiscono molto bene gli ingombri della carrozzeria. Giusto il raggio di sterzata non è un granché, mettete in conto qualche manovra in più del previsto, e per i parcheggi ci sono tutti gli aiuti elettronici del caso come i sensori perimetrali e le telecamere a 360°.
Per quanto riguarda i consumi, a batteria carica la Volvo XC60 ibrida plug-in può contare su circa 70 km di autonomia in modalità 100% elettrica con un consumo medio di poco più di 25 kW/h ogni 100 km. A batteria scarica invece abbiamo percorso quasi 12 km con un litro di benzina in città, si toccano i 15 in extraurbano e circa 11 e mezzo in autostrada a velocità di codice.
Automatico a 8 marce |
Integrale |
Prezzi e concorrenti
La Volvo XC60 ha un prezzo di listino che parte dai poco meno di 59.000 euro della benzina da 250 CV. Ci sono poi due ibride plug-in: quella da 350 CV parte da 66, mentre la più potente da 455 da poco meno di 73. A listino non c’è nessun diesel, mentre il cambio automatico e la trazione integrale sono sempre di serie. Quattro gli allestimenti disponibili, con una differenza che va dagli 8 ai 13 mila euro a seconda del motore scelto.
La principali rivali della XC60 sono le premium tedesche, la BMW X3, l’Audi Q5 e la Mercedes GLC che condividono con la Volvo prezzi e dotazioni oltre che la possibilità di essere scelte con un motore ibrido plug-in sotto il cofano. Con un budget più basso si può puntare anche alla Mazda CX-60 o alla Honda CR-V, oppure anche all’Alfa Romeo Stelvio per chi non volesse rinunciare al piacere di guida. Occhio anche alla Range Rover Velar, anche lei potrebbe essere una valida alternativa.