- Unrae: “stime al rialzo per il 2024”
- Auto elettrica ancora in calo
- Le richieste di Unrae per la mobilità sostenibile
- Mercato auto: i dati di aprile
Mercato auto
Nel complesso del primo quadrimestre, con 586.665 unità immatricolate, c’è stata una crescita del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, ma rimane ancora un -17,7% rispetto al periodo gennaio-aprile 2019.
Unrae: “stime al rialzo per il 2024”
“Un quadro macroeconomico rafforzato e un primo trimestre migliore delle attese per le immatricolazioni di autovetture, portano a rivedere al rialzo di 30.000 unità la stima per il mercato nel 2024, con un volume totale previsto a fine anno di 1.630.000 auto, in crescita di circa 63.500 unità sul 2023 (+4,1%). Il confronto con il periodo pre-pandemia registra però ancora una distanza del 15,0% sul 2019” ha commentato Michele Crisci, Presidente dell’Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri.
Auto elettrica ancora in calo
Il motore a benzina cresce in volume guadagnando il 2,4% di quota, arrivando al 31,6% del totale in aprile e al 31,1% nel quadrimestre (+3,5 p.p.). Il diesel registra una forte flessione, scendendo al 14,4% di share in aprile (-5,4 p.p.) e al 15,0% nei primi quattro mesi (-4,6 p.p.). Il Gpl ha un andamento migliore del mercato, raggiungendo l’8,5% in aprile (+0,2 p.p.) e il 9,1% nel quadrimestre (+0,1 p.p.), mentre il metano rappresenta lo 0,2% sia nel mese sia nel quadrimestre. Le auto ibride aumentano, raggiungendo il 39,7% di quota in aprile e il 38,6% nel quadrimestre (+3,1 p.p.), con una quota del 10,7% per le ibride “full” e del 29,0% per le ibride “mild”.
Le richieste di Unrae per la mobilità sostenibile
L’Unrae sollecita con forza l’urgente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm annunciato da tre mesi e la messa in funzione immediata della piattaforma di Invitalia per lo sviluppo della mobilità a zero e basse emissioni. Ribadisce anche la necessità di correggere il nuovo schema di incentivi, anche se già migliorato, chiedendo l’eliminazione del tetto di prezzo per le auto con emissioni tra 0 e 20 g/Km o almeno la sua equiparazione a quello delle auto con emissioni tra 21 e 60 g/Km.
Inoltre, si propone una revisione del trattamento fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, suggerendo di agire sulla detraibilità IVA e sulla deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2 e di ridurre il periodo di ammortamento a 3 anni tramite i decreti attuativi della Delega Fiscale, per “favorire il rinnovo del parco circolante e la competitività delle imprese”.
Mercato auto: i dati di aprile
L’analisi del mercato automobilistico del mese mostra una migliore performance dei privati rispetto al mercato totale, guadagnando il 2,8% di quota al 50,9% (54,6% nel totale del quadrimestre, +1,2%). Le autoimmatricolazioni recuperano il 2,7% di quota, raggiungendo l’11,9% di share (10,1% nei primi quattro mesi). Il noleggio a lungo termine è l’unico canale in flessione, scendendo al 20,9% di quota sia in aprile sia nei primi quattro mesi (-5,8% e -5,1% rispettivamente), con un calo delle principali società Top. Il noleggio a breve termine migliora rispetto al mercato, raggiungendo il 10,9% di quota in aprile (8,9% nei primi quattro mesi, +2,9 p.p.). Le società hanno una crescita superiore al mercato, raggiungendo il 5,4% a fine aprile (+0,1 p.p.) e il 5,5% nei primi quattro mesi.
La nuova segmentazione mostra una perdita di quota delle berline nel segmento A, con un 10,9% di quota in aprile, e un forte aumento dei SUV all’1,8%. Nel segmento B, crescono sia le berline sia i SUV, rispettivamente al 22,2% e al 26,7% di share. Nel segmento C, calano sia le berline sia i SUV, arrivando rispettivamente al 4,5% e all’18,9% di quota. Nel segmento D, le berline recuperano quota (0,8%), mentre i SUV la perdono (5,4% di share). Nell’alto di gamma, entrambe le tipologie di carrozzeria crescono, con le berline all’0,2% di quota e i SUV all’1,4%. Le station wagon rappresentano il 4,2% del totale, gli MPV il 2,0% e le sportive lo 0,9%.
Dal punto di vista geografico, nel mese il Nord Est cede 1,1 punti, arrivando al 35,3% di quota (34,5% nel quadrimestre), grazie alla spinta del noleggio. Il Nord Ovest perde 1,4 punti, fermandosi al 27,1% di share (27,6% nel quadrimestre), mentre il Centro Italia guadagna 1,6 punti, salendo al 23,3% del totale (23,1% nel quadrimestre). L’area meridionale sale dello 0,6% al 9,6% e le Isole dello 0,4% al 4,8% (rispettivamente 10,0% e 4,8% nel quadrimestre). Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni registrano una lieve crescita (+0,5%) con 121,9 g/Km in aprile e 121,3 g/Km nel quadrimestre (+0,9%).
L’analisi delle immatricolazioni di marzo per fascia di CO2 riflette l’andamento delle auto completamente elettriche e delle ibride plug-in: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 2,9% del mercato, mentre la fascia 21-60 g/Km il 2,6% (3,4% e 2,5% rispettivamente nel quadrimestre). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 68,1% (68,5% nel quadrimestre), mentre le vetture da 136 a 190 g/Km raggiungono il 22,3% e quelle oltre i 190 g/Km il 2,1% (rispettivamente 21,7% e 2,0% nei primi quattro mesi).