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Il ritorno della Mitsubishi Colt, su strada con l'“altra Clio”

Il gruppo Koelliker, storico importatore e distributore di Mitsubishi in Italia, ha rinnovato l’accordo con la casa dei Tre Diamanti. Il prolungamento del matrimonio che va avanti da 44 anni (oltre 400.000 veicoli venduti, di cui 250.000 ancora circolanti) riporta nel Belpaese la rinnovata Colt (20.000 su strada in Italia: il debutto europeo è avvenuto nel 1978), con la quale Mitsubishi torna nel segmento B. Il suo debutto, in dicembre, avverrà in contemporanea con quello nazionale della ASX, il Suv compatto da 4,23 metri di lunghezza. La citycar giapponese sfrutta le sinergie interne all’Alleanza franco nipponica con Renault e Nissan, in particolare quelle legate alla piattaforma CMF-B. Con la best seller francese Clio la settima generazione della Colt condivide anche uno dei siti di produzione, quello turco di Bursa, oltre alla tecnologia ibrida che costituisce la grande novità relativa ai motori.Perché sotto il cofano della vettura da 4,05 metri di lunghezza Mitsubishi ha piazzato il millesei benzina da 94 Cv abbinato all’unità elettrica da 36 kW (49 Cv), oltre a quella da 18 kW che serve solo per rigenerare la batteria da 1,2 kWh che opera in combinazione con la trasmissione automatica “multimodale”. Una soluzione che consente alla Colt di viaggiare fino all’80% a zero emissioni in ambito urbano. Con un serbatoio di 39 litri, l’autonomia massima dichiarata è di 900 chilometri. Il test drive misto da quasi 250 chilometri (137 dei quali a zero emissioni) attesta un consumo di 4 l/100 km, perfino inferiore a quello dichiarato (4,2/4,5) nel ciclo di omologazione Wltp. Il computer di bordo rileva una velocità media di 52,4 km/h e anche un recupero di energia pari a 7,2 kWh.L’efficienza della propulsione ibrida è indubbia, ma per distinguere la Mitsubishi Colt della rivali (soprattutto da quella francese dell’Alleanza) Koelliker anticipa di voler puntare su un prezzo accattivante, almeno sulla base dell’equipaggiamento, anticipato più ricco. Il listino partirà da meno di 18.000 euro per l’entry level che monta il mille benzina a tre cilindri da 65 Cv con cambio manuale a cinque marce acquistabile dai neo patentati, esattamente come il Full Hybrid, che costerà alcune migliaia di euro in più (il listino non è ancora stato ufficializzato). Non è escluso che in fase di lancio i prezzi possano venire corretti al ribasso: se ne saprà di più solo nelle prossime settimane, perché l’avvio della commercializzazione è previsto per fine anno. Il terzo motore disponibile per la nuova Colt è la declinazione turbo da 90 Cv della stessa unità da 1.0 litro.Koelliker parla di una «gamma semplice» e «all inclusive»: «Senza sorprese, il cliente sceglie solo il colore», spiega Luciano Iengo, numero uno del marketing dell’importatore. In realtà esiste anche una lista di 58 accessori che include anche il gancio di traino retrattile (900 chili di portata), una soluzione unica nel segmento. Gli allestimenti sono 4: Inform, Invite, Intense e Instyle. Il primo livello comprende cerchi da15” (che arrivano fino a 17”), lo schermo centrale da 7” (da 9.3 sul top di gamma) e cruscotto analogico (poi digitale fino a una diagonale di 10”). Sul fronte della sicurezza, la Colt monta di serie il Cruise Control, il Forward Collision Mitigation, il Lane keeping Assist, il Traffic Sign Recognition e il Distance Warning System.Circa la guida, c’è poco da dire, soprattutto per chi è già stato al volante della Clio. È stabile, precisa, sufficientemente silenziosa e offre gli spazi che si aspetta da una compatta. Con l’unità Full Hybrid è decisamente efficiente: i dati rilevati dal computer

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