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L’Alleanza al bivio – Renault-Nissan-Mitsubishi, processi “più agili” e stop agli acquisti in comune

l’alleanza al bivio – renault-nissan-mitsubishi, processi “più agili” e stop agli acquisti in comune

L’Alleanza al bivio – Renault-Nissan-Mitsubishi, processi “più agili” e stop agli acquisti in comune

Renault, Nissan e Mitsubishi forniscono nuovi dettagli sul futuro della loro alleanza. Il sodalizio è ormai destinato a cambiare pelle rispetto agli anni scorsi, passando dalla struttura rigida e gerarchica plasmata da Carlos Ghosn a un’organizzazione più “agile”. Lo dimostra la decisione di modificare uno dei cardini delle strategie dell’ex plenipotenziario franco-libanese, ovvero la struttura per gli acquisti in comune che doveva generare la gran parte delle sinergie tra i vari membri dell’Alleanza. Come spiegato dai tre partner, l’organizzazione degli acquisti “evolverà verso funzioni distinte, con un approccio per progetto”: l’azienda responsabile di tale progetto “potrà stabilire in autonomia le specifiche e i processi per rispondere ai requisiti di prodotto delle singole entità, nel rispetto delle normative della regione interessata”. “La nuova organizzazione consentirà di prendere decisioni più velocemente e di migliorare l’efficienza operativa in vari settori – mercati, tecnologie, veicoli e non solo – per sostenere l’implementazione dei piani dell’Alleanza per l’Europa, l’America Latina e l’India”.

Cambio di rotta. Le modifiche organizzative si inseriscono nell’accordo firmato il 6 febbraio scorso per chiudere anni di incomprensioni tra francesi e giapponesi e aprire un nuovo capitolo nella collaborazione tra Renault, Nissan e Mitsubishi, anche grazie a una revisione della governance, dei legami azionari e delle sfere di influenza. L’obiettivo, come più volte spiegato dai vertici aziendali, è creare un nuovo modello operativo meno rigido e in grado di rafforzare la competitività di ogni singolo costruttore e, quindi, “di massimizzare la creazione di valore”. In tale contesto rientra anche la decisione di trasformare, entro la fine dell’anno, l’organizzazione dell’Alleanza “da un modello standard su scala mondiale a una collaborazione incentrata sui progetti, per consentire un processo decisionale più agile e veloce, adatto alle esigenze delle singole regioni”. Come già spiegato più volte nei mesi passati, i tre costruttori punteranno sui punti di forza geografici, sulle risorse tecniche e sulle competenze di mercato di ciascun partner, al fine di adattarsi “alla nuova tendenza dell’industria automotive: i mercati stanno diventando, infatti, sempre più regionali a causa di differenze a livello di normative, ritmi di adozione dei veicoli elettrici ed esigenze di connettività”.

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