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Renault Symbioz, ecco com'è il nuovo SUV ibrido

Va a posizionarsi a listino tra la Captur e l'Arkana. I suoi punti di forza? Tanto spazio per passeggeri e bagagli e ottime dotazioni

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Grande, ma non così tanto da essere sproporzionata per le nostre città, ma abbastanza per ospitare 5 persone e una montagna di bagagli. Un po’ SUV e un po’ monovolume e con un solo motore ibrido sotto il cofano. Renault ha presentato la nuova Symbioz, un crossover che a listino va a posizionarsi esattamente nel mezzo tra la Captur e la Arkana, evolvendone le linee e il design e adottandone la suite tecnologica by Google.

La Symbioz sarà ordinabile nelle concessionarie da giugno 2024 con le prime consegne previste per settembre ma ancora non si conoscono i prezzi. L’abbiamo vista dal vivo: ecco com’è fatta fuori e dentro.

Renault Symbioz (2024): gli esterni

Basata sulla piattaforma CMF-B del Gruppo Renault, la nuova Symbioz va a posizionarsi per dimensioni esattamente a metà tra la best seller Captur e la più grande Arkana per cui esattamente a metà tra il segmento B e il segmento C, uno dei più richiesti sul mercato. A livello di proporzioni è un bel mix tra un crossover, per cui alto da terra e con elementi caratteristici come le protezioni in plastica e i mancorrenti sul tetto, e una station wagon con ampie vetrature e uno sbalzo posteriore generoso per massimizzare l’abitabilità e la capacità del bagagliaio.

Renault Symbioz, la vista di tre quarti anteriore

Per quanto riguarda il design, il frontale e il posteriore sono caratterizzati da spigoli vivi smussati da forme morbide e muscolose che definiscono i volumi attraverso interessanti giochi tra luci e ombre. Davanti i fari full LED sono uniti tra loro da una finta griglia scura dall’effetto tridimensionale, con quella “vera” che invece trova spazio più in basso. Il profilo è slanciato dai grandi cerchi da 18 o 19″ mentre il posteriore è massiccio e reso visivamente importante dal grande portellone verticale su cui corrono in orizzontale diverse nervature e i fari stessi, bruniti e a LED.

Renault Symbioz, la vista di tre quarti posteriore

Renault Symbioz (2024): le dimensioni

Modello Lunghezza Larghezza Altezza Passo
Renault Symbioz 4,41 metri 1,79 metri 1,57 metri 2,63 metri

Renault Symbioz (2024): gli interni

L’abitacolo della Symbioz riprende quanto già visto sui modelli basati sulla stessa piattaforma CMF-B, Clio compresa, con i materiali di rivestimento adottati che variano a seconda dell’allestimento scelto. Sulla Techno, per esempio, la fascia superiore della plancia è ricoperta da una plastica soft-touch, sulla top di gamma Esprit Alpine invece da una modanatura a effetto alluminio spazzolato sfumato.

Renault Symbioz, la plancia

L’impostazione quindi è quella che già conosciamo, con la strumentazione completamente digitale su uno schermo da 10,3″ e l’infontainment da 10,2″ posizionato verticalmente al centro della plancia. Il sistema operativo è basato su Android Automotive 12 per cui integra una serie di funzioni e applicazioni by Google che molti di noi sono abituati ad usare ogni giorno sugli smartphone (tra le più interessanti Google Maps e l’assistente vocale), oltre ad essere compatibile con Apple CarPlay e Android Auto anche in modalità wiereless ed essere connesso alla rete.

Uno dei punti di forza principali della Symbioz però è sicuramente lo spazio a disposizione di bagagli e passeggeri che può essere modulato grazie alla panca posteriore scorrevole di 16 cm. Giocando con questo sistema, il bagaglio va da 492 a 624 litri di capacità minima che salgono a 1.582 abbattendo in configurazione 60-40 gli schienali della seconda fila. Che sia un’auto pensata per l’utilizzo in famiglia poi lo testimoniano anche i tanti vani portaoggetti sparsi qua e là nell’abitacolo per un totale di altri 24,7 litri a disposizione.

Renault Symbioz, il vano bagagli

Renault Symbioz, il tetto panoramico Solarbay

Sicuramente d’effetto poi è il grande tetto panoramico Solarbay già visto e apprezzato sulle ultime Scenic e Rafale. Si tratta di un sistema unico all’interno del segmento attraverso cui è possibile regolare l’opacità del vetro a controllo elettronico. Si può scegliere se avere il tetto completamente “aperto”, chiuso o gestire singolarmente il filtraggio dei diversi segmenti.

Renault Symbioz (2024): i motori

La nuova Renault Symbioz arriva sul mercato inizialmente con una sola motorizzazione full hybrid. Si tratta di un’architettura ibrida che comprende due motori elettrici (un motore vero e proprio da 36 kW e uno più piccolo che svolge il ruolo di generatore ad alto voltaggio) abbinati a un 1.6 a benzina a quattro cilindri da 94 CV. La potenza complessiva è di 145 CV, la trazione è anteriore e a gestire il tutto ci pensa un cambio automatico multimodale che prevede 4 rapporti per il motore a benzina e 2 per l’elettrico che, giocando in sinergia, garantiscono una combinazione di 14 abbinamenti.

Renault Symbioz su strada

L’avviamento avviene sempre in modalità elettrica e, sulla carta, è possibile circolare in città fino all’80% del tempo in modalità 100% elettrica. Ad alimentare la parte elettrica c’è una batteria agli ioni di litio da 1,2 kWh di capacità.

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