Renault – Niente guida autonoma per le auto, ma sui minibus…
Più complessità, più costi. Un sistema lidar è inevitabilmente molto più costoso. Ed è questo aspetto che sta alla base della decisione del gruppo Renault di non passare per le auto al livello 3 di automazione. Al massimo, si arriverà al cosiddetto 2+, che al centraggio in corsia aggiunge la funzione di assistenza al cambio di corsia per un sorpasso. L’idea è quella di proporre ai clienti soluzioni abbordabili. E i lidar (al momento) non lo sono.
Ma sui minibus si va oltre. Quanto detto vale per le automobili. Nel campo del trasporto pubblico, invece, il gruppo francese ha appena annunciato la collaborazione con WeRide, fra i pionieri della guida autonoma di livello 4 con una flotta di ben 300 minibus elettrici e altri 400 veicoli distribuiti fra Cina, Singapore, Emirati Arabi e Stati Uniti (in totale sono stati percorsi oltre 28 milioni di chilometri). In Europa, una prima dimostrazione è prevista col servizio navette per il torneo di tennis Roland Garros dal 26 maggio al 9 giugno.
Prossimo step, nel 2026. L’accordo con WeRide arriva alla fine di un percorso iniziato nel 2018, quando l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi ha iniziato a investire in quella che all’epoca era una start-up. Fra due anni si concretizzerà anche un altro progetto della Renault, denominato Mach 2: annunciato nel 2023, nel 2026 vedrà una flotta di minibus elettrici automatizzati integrati nella rete di trasporto pubblico di Chteauroux, nella valle della Loira. Per il futuro, il gruppo francese sta sviluppando una piattaforma robotizzata sulla base del nuovo Renault Master elettrico, per offrire soluzioni insieme ai partner EasyMile e Milla (oltre a WeRide).