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Ecco Renault Symbioz, un altro Suv pensato per la famiglia

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Renault le chiama, da sempre, “vetture da vivere”. E ha inaugurato sessant’anni fa una tradizione che non ha alcuna intenzione di abbandonate, a costo di sovrapporre qualche modello affollando la sua gamma ormai molto articolata. E’ in quest’ottiche che si inserirà la nuova Symbioz, il Suv full hybrid di segmento C che il marchio francese ha appena lanciato mostrandolo in anteprima ai media specializzati: ordinabile da giugno, arriverà sulle strade europee il prossimo settembre.

La tradizione, si diceva, è quella iniziata con la Renault 16 nel 1965, la prima famigliare con portellone posteriore, seguita dalla Renault 20 nel 1976, dalla Espace che debuttò nel 1984 e completata nel 1996 con la Scenic. Ora è tempo della nuova Symbioz, che si inserisce tra Megane e Scenic, e che riassume tutto il meglio della tecnologia Renault in 4,44 metri di lunghezza. A un primo sguardo potrebbe anche essere confusa con la Captur, della quale condivide la piattaforma e molto altro: le due auto sono molto simili, almeno fino alle porte posteriori (anche il passo è lo stesso: 263,8 cm). Mutano sostanzialmente la porzione finale di carrozzeria, il portellone e i fanali.

Chiaramente destinata alle flotte e alle famiglie, la Symbioz all’interno trasmette subito una sensazione di spazio e luminosità grazie all’innovatovo tetto Solarbay in vetro opacizzato inaguratio su Rafale e Scenic. I materiali e i rivestimenti sono in linea con quanto richiede il segmento, mentre è chiaro il richiamo alla vecchia Renault 16 con la panchetta posteriore che può scorrere per 16 cm: quando i sedili non sono occupati da adulti, è possibile spostarla in avanti, aumentando il volume di carico da 492 a 624 litri mentre con i sedili posteriori completamente ripiegati si arriva a 1.582 litri. Notevole la capacità dei vani portaoggetti che raggiunge 24,7 litri.

Dalla Captur arriva anche la plancia con il touchscreen centrale verticale da 10,4’’ (su tutte le versioni) mentre di fronte al conducente c’è il cruscotto digitale da 10”. Tanta connettività e stretta collaborazione con Google: dalla versione Techno, la Symbioz sfrutta il sistema OpenR Link che opera con l’assistente vocale di Mountain View. Sistema che può essere chiamato in causa dagli occupanti per molteplici azioni. Il tutto ovviamente compatibile sia con Android Auto che con Apple CarPlay. Spazio quindi a Google Maps e alle oltre 50 app accessibili tramite il catalogo Google Play con App adattate per gli utilizzatori Renault come Waze, Amazon Music e Spotify.

Guardando ai sistemi di sicurezza ci sono fino a 29 dispositivi di assistenza alla guida di ultima generazione: ad iniziare dall’Active Driver Assist (guida autonoma di livello 2) con Cruise Control. Utile anche il My Safety Switch, un pulsante situato a sinistra del volante: il conducente, con un semplice gesto, può attivare o disattivare le impostazioni preferite per almeno sei ADAS contemporaneamente. Il Safety Coach invece che istruisce chi guida in merito alla migliore velocità da tenere, traiettorie e distyanza di sicurezza, consente di ottimizzare i consumi.

Per quanto riguarda la propulsione, al lancio è prevista un unica soluzione data dal motore E-Tech full Hybrid a benzina aspirato a 4 cilindri da 1,6 litri di cilindrata e 94 cavalli di potenza. Al termico si combinano poi due motori elettrici. Uno da 36 kW ed uno di avviamento da 18 kW. Il tutto gestito dalla trasmissione multimode senza frizione alimentata da una batteria da 1,2 kWh. In totale la Symbioz sviluppa 145 Cv. L’efficiente sistema ibrido consente alla Symbioz – secondo quanto comunica Renault – di viaggiare per l’80% dei percorsi urbani in modalità 100% elettrica. In questo modo si può risparmiare circa il 40% di benzina rispetto ad un motore termico con un dato sui consumi che in media, nel ciclo Wltp, si attesta sui 4,6 l/100 km con 105 g di emissioni di CO2.

Tre gli allestimenti previsti: Techno, Esprit Alpine e Iconic. Il listino – fino a giugno ancora non ufficiale – indicativamente dovrebbe partire da 30mila euro.

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