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La prova della nuova Mitsubishi Colt, la Clio in versione giapponese

Classico esempio di rebadging la nuova Mitsubishi Colt è una Clio con logo differente. E va bene così

android, la prova della nuova mitsubishi colt, la clio in versione giapponese

Il segmento B (quello delle auto piccole) in Europa spinge ancora. Non esserci significa perdere delle opportunità. Ecco quindi che a 11 anni di distanza dalla “pensione” la Mitsubishi Colt ritorna con una generazione completamente nuova, anche se di certo non su può parlare di originalità. Basta guardarla: la giapponese altro non è se non un classico rebadging della Renault Clio restyling.

È un male? Per chi non ama i “copia/incolla” di certo si. Per tutti gli altri (me compreso) assolutamente no. Perché la francese è un’auto valida (le vendite in Europa sono lì a dimostrarlo) e riproporla in salsa Mitsubishi è un’operazione che ha senso. O meglio potrebbe averla, tutto dipende dai prezzi.

Esterni | Interni | Guida | Curiosità | Prezzi

Mitsubishi Colt, gli esterni

Prendete una Clio restyling, modificate il frontale, cambiate i loghi sulla carrozzeria e sui cerchi ed ecco che otterrete la nuova Mitsubishi Colt. E no, non è un’esagerazione: la piccola giapponese cambia il minimo necessario rispetto alla francese. Specialmente nel frontale, dove rimangono le luci (100% LED) a sviluppo orizzontale e verticale, mentre al centro della mascherina è ben presente il logo dei tre diamanti con due elementi cromati ai lati che quasi sembrano indicarlo.

Nuova Mitsubishi Colt, il frontale

Il resto è Clio al 100%: fiancata e posteriore – dove compare naturalmente la scritta Mitsubishi – sono quelli della piccola francese. Diciamo che riconoscere le due auto al buoi facile non sarà.

Rimangono naturalmente invariate le dimensioni: lunghezza di 4,05 metri, larghezza 1,79, altezza 1,44 e passo di 2,58.

Nuova Mitsubishi Colt, il posteriore

Mitsubishi Colt, gli interni

Se all’esterno poco cambia gli interni della Mitsubishi Colt sono a tutti gli effetti quelli della Clio. Certo, cambia il logo al centro del volante ma per il resto non ci sono novità. E diciamocelo: non è affatto un male. A partire dal bagagliaio che offre 391 litri di capacità, al vertice del segmento. Basta pensare che una Volkswagen Golf, più lunga di 28 cm, arriva a 380. Sulla versione ibrida si perdono invece 90 litri per via della presenza della batteria agli ioni di litio.

Nuova Mitsubishi Colt, gli interni

Anche in abitacolo lo spazio non manca: in 4 si viaggia comodi con centimetri sufficienti per gambe e testa di chi siede sul divanetto posteriore, che non ha a disposizione né bocchette dell’aria condizionata né prese USB, ma pur sempre di una segmento B si parla.

La plancia ospita la strumentazione digitale (da 7 o 10″ a seconda dell’allestimento) e il classico monitor centrale (da 7 o 9,2″) per il sistema di infotainment, con grafiche chiare e tutto quello che serve, compresi Android Auto e Apple CarPlay anche wireless. Al di sotto si trovano i pulsanti fisici per alcune funzionalità (sedili riscaldabili compresi) e i rotori del climatizzatore. Unica nota stonata la posizione del bracciolo centrale, troppo corto e arretrato.

Mitsubishi Colt: la guida

Protagonista della mia prova nei dintorni di Berlino è stato il powertrain full hybrid, anch’esso ripreso in toto dalla Clio. Si tratta del 1.6 benzina aspirato da 94 CV unito a due motori elettrici: uno da 34 kW che partecipa attivamente al moto della Mitsubishi Colt, un altro da 18 kW con funzione di starter generator. Si ottengono così 145 CV in totale, non un’esagerazione ma sufficienti a muovere la piccola giapponese con brio.

Si viaggia sul velluto grazie al sistema che lavora in maniera impeccabile, partendo sempre in elettrico e con il 1.6 benzina che subentra (in maniera impercettibile) quando si chiede maggior potenza o si superano i 70 km/h circa. A completare il quadro ci pensa un cambio automatico senza frizione a 4 rapporti che, lavorando con il motore elettrico meno potente, garantisce 14 modalità di funzionamento differenti.

Ne nasce una guida come detto liscia ma “frizzante”, grazie anche allo sterzo diretto e senza vuoti al centro che mi è piacito davvero molto – tra i migliori se non il migliore della categoria – e un assetto che, pur votato al comfort, sa anche essere rigido e composto. Non trattandosi poi di un SUV il rollio è praticamente assente e la Mitsubishi Colt non si imbarazza tra le curve.

Non bisogna certo cercare le performance o una qualche velleità sportiva, ma ci si può divertire. Il powertrain full hybrid nasce però per contenere al massimo i consumi e ci riesce più che egregiamente: nella mia prova il computer di bordo si è assestato sui 4,6 litri ogni 100 km, per una media di più di 20 km/l. E la capacità, dicono i dati ufficiali, di muoversi in elettrico per l’80% del tempo in città.

Nota di merito anche per i sistemi di assistenza alla guida di Livello 2: cruise control adattivo e mantenitore attivo della corsia mi sono piaciuti per la loro gradualità nell’intervenire, senza frenate all’ultimo momento o indecisioni nel tenermi al centro della corsia.

Mitsubishi Colt, curiosità

Quello della Colt non è certo il primo caso di rebadging che vediamo. I primi esempi che vengono in mente sono le Suzuki Across e Swace, versioni rimarchiate delle Toyota RAV4 e Corolla. Non bisogna certo gridare allo scandalo: è naturale infatti che Case senza particolari fondi per sviluppare modelli completamente nuovi si rivolgano ad altre per lanciare le proprie versioni di modelli di successo.

Mitsubishi Colt: i prezzi

In arrivo a dicembre 2023 nelle circa 80 concessionarie gestite dal Gruppo Koelliker (da 44 anni importatore ufficiale di Mitsubishi in Italia) la nuova Colt avrà un prezzo di partenza di circa 17.900 euro, vale a dire qualche centinaia di euro in più rispetto alla Renault Clio.

Perché preferirla alla controparte francese? Perché, per dirla come gli uomini di Koelliker, l’offerta commerciale (dipanata su 4 differenti allestimenti) sarà più ricca e a partire dalle versioni intermedie a parità di prezzo ci saranno più contenuti, senza dover poi ricorrere a pacchetti aggiuntivi.

Inoltre la Mitsubishi Colt mette sul piatto 5 anni di garanzia, 5 di assistenza stradale gratuita e 8 (o 160.000 km) per la batteria di trazione.

Per quanto riguarda la gamma motori oltre al full hybrid la Colt sarà disponibile con il 1.0 aspirato da 65 CV e in versione turbo da 90 CV.

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