- Le prestazioni della Mitsubishi 3000GT
- Quando è troppo, è troppo
- Ricordi d’infanzia
- All’improvviso, lei!
- Maledetto, vil denaro
- Un buon affare
Opinione: perché la Mitsubishi 3000GT… ha un suo perché
Le prestazioni della Mitsubishi 3000GT
Nella sua variante più sanguigna, la Mitsubishi 3000GT adotta un V6 biturbo da 3,0 litri abbinato a un cambio manuale a cinque o sei velocità (ignoreremo l’esistenza di un pietoso automatico a quattro velocità). La potenza oscilla tra 285 e 300 CV e ci sono oltre 400 Nm abbondanti di coppia, il che si traduce in un tempo di 5,5 secondi per passare da 0 a 60 miglia orarie (96 km/h) e in una velocità massima di 250 km all’ora. Certo, è molto meglio di quanto faccia oggi una Dacia Sandero, per chi sorride sarcasticamente.
Quando è troppo, è troppo
Allora perché tutti quei musi lunghi? Beh, lo sappiamo: è pesante (circa 1.700 kg più o meno) e spesso viene criticata per essere eccessivamente complicata. Ha anche difficoltà a decidere se vuole essere un’auto sportiva o una gran turismo, cosa che la maggior parte dei suoi concorrenti aveva stabilito fin dall’inizio. E l’impianto elettrico fa le bizze. Basta fare la somma di queste critiche e si capisce perché solo una manciata di persone parla della 3000GT. Non è agile come una Mazda RX-7 e non dà nemmeno lontanamente lo stesso feeling di una Honda NSX. Aveva i numeri per avere successo, ma l’ossessione di Mitsubishi per l’ingegneria si è trasformata nella rovina della 3000GT. Anche se c’è qualcosa di tenero in questo.
Ricordi d’infanzia
All’improvviso, lei!
Questo è uno dei primi fatti della mia vita che riesco a ricordare, quindi potete immaginare la mia euforia nel vedere una incarnazione immacolata di quella stessa macchina durante una passeggiata con un cane qualche anno fa. Ho premuto la faccia contro il finestrino della coupé mentre il mio confuso pastore tedesco ha smesso di scodinzolare e mi ha fissato con disgusto. “È solo un pezzo di metallo senza vita, idiota” deve aver pensato, mentre scrutavo l’interno per riassaporare quell’atmosfera di una volta. Vista oggi sembra accogliente e coinvolgente. È meglio equipaggiata di una Dacia Sandero. I dettagli lungo i sedili e la strumentazione creano un ambiente di cui vuoi davvero far parte.
Maledetto, vil denaro
Mi sono allontanato dal vetro ormai appannato (a causa del mio ansimare, non di quello del mio cane) per ammirare di nuovo l’auto. La silhouette disegnata in maniera sublime è stata ulteriormente migliorata da uno spoiler posteriore e da un sistema di scarico quadruplo perfettamente simmetrico. Tutto sembrava perfetto ma poi mi sono messo a fare i conticini: l’affitto di un mese per un box a Londra è più alto della valutazione corrente della maggior parte delle 3000GT.
Un buon affare
Se la cultura automobilistica giapponese è tutta incentrata sull’espressione di sé e sulla creatività nelle modifiche interne ed esterne, allora ha davvero importanza se la 3000GT non è “naturalmente” così di sostanza come le sue rivali? In un mondo in cui le più famose auto sportive giapponesi degli Anni 90 vengono vendute a 10, 20 o anche 30 volte di più (vi stiamo guardando di traverso, cari venditori di R34), la 3000GT è un vero affare per tutto ciò che rappresenta e per il suo potenziale.