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Renault e la nuova alleanza con Nissan e Mitsubishi

Renault, Nissan e Mitsubishi fanno il punto sui loro principali progetti comuni, le piattaforme condivise e i futuri modelli elettrici, si apre anche all’ipotesi K-Car in Europa, ecco cosa attendersi prossimamente.

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Photo Renault

Quello che sta per iniziare è un nuovo capitolo della relazione, non sempre facile, tra Renault, Nissan e Mitsubishi, che si va a rimodulare come un’alleanza strategica tra il gruppo francese e i due costruttori nipponici.

I CEO delle tre aziende, ovvero Luca de Meo per la Renault, Makoto Uchida di Nissan Motor e Takao Kato per la Mitsubishi Motors Corporation, in una recente conferenza, presieduta proprio da Jean-Dominique Senard, presidente di Renault, hanno sostanzialmente fatto il punto sugli attuali (e futuri) rapporti che li vedono e vedranno coinvolti.

Si è discusso di relazioni industriali e progetti congiunti tra le case, come quelli per lo sviluppo di mercati come l’America Latina e l’India.

Dopo aver abbandonato l’ipotesi di una fusione tra le aziende, si continua comunque ad operare in sinergia, su specifici asset strategici.

La nuova struttura di Renault, Nissan e Mitsubishi

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Photo by Jonathan Weiss – Shutterstock

La nuova struttura di Renault prevede due organizzazioni: Ampere, che si dedica completamente ai veicoli elettrici e Horse, concentrata invece sui powertrain termici e ibridi.

Nissan investirà fino a 600 milioni di euro in Ampere, per sviluppare una vettura elettrica compatta, destinata al mercato europeo. Le soluzioni tecniche sul fronte di software e connettività che Ampere svilupperà saranno poi utilizzate non solo da Renailt, ma anche da Nissan, sempre per i prodotti destinati all’Europa.

Nissan diventerà in sostanza un investitore strategico di Ampere, come spiegato dal CEO della casa giapponese, questo potrà consentire nel tempo, grazie alle soluzioni sviluppate, anche una riduzione dei costi della Micra (per Nissan) pari a ben il 50%.

Mitsubishi investirà invece in Ampere, nello specifico fino a 200 milioni di euro, in particolare per lo sviluppo e la produzione di un nuovo modello di SUV elettrico nel segmento C (ovvero quelli di taglia media).

Per quanto riguarda invece Horse, Nissan mantiene il suo impegno a diventarne cliente e a sfruttarne la capacità industriale di ben 12 diversi stabilimenti di cui 6 dedicati a cambi e motori, il tutto per mezzo milione di pezzi l’anno.

Le piattaforme condivise tra Renault, Nissan e Mitsubishi

Al centro della nuova collaborazione, o meglio vera e propria alleanza tra i gruppi ci sono le piattaforme condivise. Renault, Nissan e Mitsubishi useranno le medesime architetture per il 60% dei veicoli e si prevede un’estensione di questo rapporto sinergico con il passare del tempo e il consolidarsi della partnership.

L’atteso SUV compatto elettrico Juke, così come la futura generazione dell’elettrica Leaf saranno entrambe basate sulla piattaforma CMF-EV, con la medesima architettura oggi usata per Renault Megane E-Tech, Scenic E-Tech e Nissan Ariya.

Interessante, infine, è anche la rinnovata e intensificata collaborazione tra Nissan e Mitsubishi sulle K-Car, micro auto che, per motivi legali e fiscali, spopolano letteralmente sul mercato giapponese, ma che in Europa non sono conosciute, anche banalmente per ragioni di omologazione. Le cose però potrebbero sempre cambiare, magari anche in tempi piuttosto rapidi.

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