Il podio del primo E-Prix di Misano: il portoghese Da Costa fra i britannici Rowland e Dennis
Mitch Evans (Jaguar Tcs), il poleman, si è dovuto infatti accontentare della sesta posizione in una gara che si è accesa a cinque giri dalla fine. Proprio per salvaguardare il pieno della batteria, nella prima metà della gara (e anche oltre) si è girato su tempi da “gita fuori porta”: la prima tornata, ad esempio, è stata di 20 secondi più lenta rispetto alla qualifica (grosso modo 1:37 contro 1:17). L’ultimo giro è stato archiviato con tempi sotto l’1:20, assolutamente compatibile con la potenza delle monoposto senza l’Attack Mode attivato.
Grazie al quarto podio consecutivo, il britannico Oliver Rowland, secondo con la Nissan come a Tokyo, va a dormire come primo in classifica. Un risultato che l’italiano Tommaso Volpe, il numero uno delle operazioni del costruttore nipponico, aveva auspicato e che lo gratifica delle fatiche di questi ultimi anni, quando ha prima spinto per rilevare la scuderia e.dams e poi per rivoluzionarne la struttura, oltre che trasferirne il quartier generale. Jake Dennis (Andretti), il campione del mondo in carica ha chiuso terzo al volante di una Porsche 99X Electric: anche per lui un recupero di 14 posizioni (era partito diciassettesimo).
Domenica si corre il settimo ePrix della decima stagione con Rowland al comando del mondiale a quota 73, 5 lunghezze di margine su Dennis e 10 su Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), che come Nick Cassidy (Jaguar Tcs), prima secondo e adesso quarto (61), è stato toccato ed è finito nelle retrovie. Günther è quinto a quota 60. Grazie al nono successo in Formula E, da Costa ha 45 punti (5 meno di Evans, sesto, e 2 più di Vergne, ottavo) e sembra aver finalmente completato il suo percorso di “crescita”: dopo il ritiro alla prima gara sono arrivati nell’ordine un 16°, un 14°, un 6° e un 4° posto. E chissà che a spingerlo sul gradino più alto del podio non sia stata la notizia dei test effettuati da Nico Müller, lo svizzero della Abt Cupra, con la 99X Electric.