La Jaguar di Evans impegnata nell’E-Prix di Montecarlo
Il poleman, Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), si è dovuto accontentare della quinta piazza dopo aver perso posizioni in seguito all’attivazione del primo Attack Mode. Quando le due Jaguar anno guadagnato la testa, prima Cassidy e poi Evans hanno sostanzialmente fatto da “tappo” rispetto agli inseguitori, concedendosi il lusso di procurarsi la potenza aggiuntiva senza rischiare di venire sorpassati. Alle loro spalle si è scatenato “l’inferno” con pilotti che hanno perso e poi riguadagnato posizioni. Non tutti, ovviamente, a cominciare dal campione del mondo in carica Jake Dennis (Andretti), che era entrato nella Top 10 dopo essere scattato in nona fila, ma la cui macchina ha cominciato a “fumare” e dopo la sosta ai box ha corso nelle retrovie.
Prima di lui era andato a sbattere Edoardo Mortara (Mahindra), uscito quasi subito dalla competizione: una nuova delusione per l’italo svizzero. Alla fine, dopo i due giri (31 completati in totale) aggiunti dalla direzione corsa per l’ingresso della Safety Car, la classifica si è sostanzialmente cristallizzata con Oliver Rowland (Nissan) alle spalle di Wehrlein a coronamento di una nuova e strepitosa rimonta dalla quindicesima alla sesta posizione. Quindi la seconda Porsche ufficiale, quella di Antonio Felix da Costa, e la seconda Nissan ufficiale, quella di Sacha Fenestraz. Nella Top 10 anche Maximilian Günther con la Maserati (tre powertrain Stellantis fra i primi nove) e Norman Nato con la Porsche della Andretti.
Nella generale individuale Wehrlein ha consolidato il primato salendo a 102, mentre Cassidy, il nuovo secondo, è balzato a 95 (suo anche il giro veloce) con Dennis terzo (prima delle qualifiche era ancora primo) a 89 e Rowland quarto a 88. Il successo ha rilanciato le quotazioni di Evans, all’undicesima affermazione in Formula E, quinto a 77. Poi due piloti del gruppo Stellantis a 65: Günther (Maserati) e Vergne (Ds Penske). Con un bottino di 44 punti, nella classifica a squadre la Jaguar Tcs ha preso il largo (172) e precede la Tag Heuer Porsche (128), la Andretti (113), la Nissan (112) e la Ds Penske (102), l’ultima squadra in tripla cifra. Continua il digiuno della Mahindra, ancora ferma a 0 dopo 8 gare. Fra due settimane, l’11 e il 12 maggio, si corrono a Berlino gli ePrix 9 e 10 (su 16).