In occasione della presentazione del nuovo iOS 18 Apple ha pubblicato nuove immagini e specifiche sulla prossima generazione di CarPlay
Del nuovo Apple CarPlay se ne parla ormai da mesi. Un appuntamento, quello del debutto, che finalmente sembrerebbe essere arrivato.
In base a quanto specificato da Apple stessa, il debutto ufficiale del nuovo Apple CarPlay dovrebbe avvenire nel corso dell’anno su alcuni modelli firmati Porsche e Aston Martin, con l’integrazione nelle auto più “anziane” che invece avverrà a discrezione delle Case automobilistiche. Scopriamo i dettagli.
Tutto integrato
Il nuovo e tanto atteso Apple CarPlay, come sappiamo già da diversi mesi, rappresenterà una radicale evoluzione dell’attuale sistema. Il suo funzionamento, mostrato in un video pubblicato sul sito Developer di Apple, richiederà come sempre la presenza di un l’iPhone, a bordo per collegarlo all’infotainment, ma sarà molto più personalizzabile e funzionerà unicamente in modalità wireless. Niente più cavo quindi, così da essere più comodo.
Il nuovo Apple CarPlay
La personalizzazione sarà una delle più grandi novità del nuovo sistema, con Apple CarPlay che prenderà di fatto possesso di ogni monitor presente a bordo, dalla strumentazione digitale agli eventuali schermi sistemati davanti al passeggero anteriore.
![il nuovo apple carplay sta per arrivare](https://cdn.it.topcarnews.info/wp-content/uploads/2024/06/12013843/image-il-nuovo-apple-carplay-sta-per-arrivare-171810592385564.jpg)
Il nuovo Apple CarPlay e l’integrazione con la retrocamera
Ma non solo. In base a quanto specificato dall’azienda in fase di presentazione, ampio spazio di personalizzazione sarà lasciato anche alle Case auto stesse, che potranno modificare l’interfaccia e i colori per uniformarla al proprio stile, permettendo al sistema di accedere anche ad alcune impostazioni “fondamentali” dell’auto quando si sta guidando, come le modalità di guida, gli ADAS o la retrocamera.
Il nuovo Apple CarPlay
Non (ancora) per tutti
Come abbiamo detto, il nuovo sistema Apple farà la sua prima apparizione nel corso dell’anno su alcune auto Porsche e Aston Martin non ancora specificate.
Per poter essere usato su auto più vecchie, tuttavia, bisognerà agire a livello hardware (cambiando del tutto i sistemi di bordo), qualcosa che al momento nessuna Casa auto propone ufficialmente, limitandosi piuttosto ad aggiornamenti software anche via OTA, non sufficienti in questo specifico caso.