Fmi e Ancma insieme per la cultura del motociclismo
“La varietà e la complessità delle sfide che il nostro settore deve affrontare ogni giorno – ha aggiunto Paolo Magri il presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – spinge i nostri enti a fare sistema e a collaborare attivamente per promuovere iniziative utili alla diffusione della mobilità su due ruote e per prevenire e risolvere eventuali criticità. Il protocollo che sottoscriviamo oggi sancisce e rilancia una collaborazione che darà più forza al mondo delle due ruote”. Le iniziative congiunte daranno una ulteriore linfa alle attività di FMI ed ANCMA impegnate, ognuna nel proprio settore, nella promozione del mezzo a due ruote a motore. La Federazione Motociclistica Italiana è una delle 45 federazioni sportive nazionali del CONI e disciplina, regola e gestisce lo sport del motociclismo nel territorio nazionale e lo rappresenta in campo internazionale. Presente sul territorio nazionale con 1.800 moto club ed oltre 117.000 tesserati, tutela l’attività motociclistica – anche non sportiva – con collaborazioni istituzionali attraverso l’organizzazione di iniziative che riguardano la diffusione della cultura dell’educazione e sicurezza stradale, la tutela del patrimonio motociclistico nazionale e di quello storico, il rispetto delle regole, delle persone e dell’ambiente.
L’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori è l’associazione sindacale di categoria che riunisce le aziende italiane costruttrici di veicoli a due e tre ruote, di quadricicli e di parti ed accessori per gli stessi veicoli. Aderisce a Confindustria ed è composta da circa 170 aziende associate. Promuove la diffusione dei veicoli a 2 e 3 ruote, dei quadricicli, studia le soluzioni dei problemi di carattere economico, tecnico e normativo della categoria. L’industria italiana del motoveicolo vanta circa il 50% della produzione europea di motoveicoli e alimentando il principale mercato di motocicli in Europa; il settore delle due ruote a motore genera un PIL di circa 5 miliardi di euro e dà lavoro a quasi 90 mila persone.
(ITALPRESS).