Volvo si assume i costi delle difficoltà logistiche e si impegna a non aumentare i prezzi delle auto elettriche
Di tutt’altro parere, però, il CEO di Volvo Jim Rowan, che pronostica anni di crescita straordinaria, soprattutto per il comparto elettrico. Il dirigente di Volvo ha espresso la sua fiducia nel futuro delle auto elettriche, in contrasto con le previsioni pessimistiche di molti analisti. Ha spiegato al Reuters Global Markets Forum, a Davos, che i produttori hanno maggiori margini di manovra sui prezzi e che i consumatori hanno più potere d’acquisto per scegliere un’auto elettrica.
Ha aggiunto che l’Europa sarà il mercato più importante per le auto elettriche nei prossimi anni, grazie alla crescente domanda di veicoli a basso impatto ambientale. Volvo, come aveva già annunciato la sua filiale Polestar, ha precisato di non voler partecipare alla “guerra dei prezzi” sulle auto elettriche. Il marchio svedese non seguirà la strategia di riduzione dei prezzi avviata da Tesla e poi imitata da vari costruttori.
L’azienda, inoltre, si assume la responsabilità dei costi legati alle crescenti difficoltà logistiche dovute alle tensioni nel Mar Rosso. Gli attacchi del gruppo armato yemenita degli Houthi obbligano le navi portacontainer a evitare il transito nel Canale di Suez, scegliendo la rotta molto più lunga che passa dal Capo di Buona Speranza, in Africa. Anche Volvo interrompe la produzione in Europa per le tensioni nel Mar Rosso. Stellantis ricorre al trasporto aereo. Una rotta molto più lunga e, di conseguenza, molto più onerosa. Costi supplementari che, però, non saranno a carico dei clienti Volvo. Come detto, l’azienda si impegna infatti a non aumentare i prezzi delle sue auto.
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