Volvo, Rowan “Futuro elettrico, si parte dai territori”
Si è trattato della prima stazione a carica ultraveloce per auto full electric attivata nella Regione Puglia e nel Sud Italia nell’ambito di un progetto lanciato nel 2021 da Volvo Car Italia in collaborazione con le concessionarie della rete ufficiale Volvo per la realizzazione di oltre 30 stazioni di ricarica veloce sul territorio nazionale. “Alla luce dei ritardi e delle resistenze che stanno condizionando la diffusione della mobilità elettrica in Italia”, si legge in una nota, “quello che arriva da Bari è da considerarsi un segnale forte”. Rowan ha spiegato i motivi dietro la strategia della Casa svedese: “Il nostro futuro – ha affermato – è rappresentato dai propulsori elettrici. I motivi sono molteplici: sono superiori ai motori termici (la migliore tecnologia a motore destina alla performance il 30% del proprio lavoro, quella elettrica tra il 90 e 95), poichè sono meno rumorosi, generano meno vibrazioni, comportano minori costi di manutenzione per i nostri clienti e non generano emissioni allo scarico. Stiamo realizzando e sviluppando un’ampia gamma di auto di lusso completamente elettriche, in grado di offrire tutto ciò che i nostri clienti si aspettano da una Volvo e di costituire un elemento chiave della nostra risposta al cambiamento climatico”.
“Puntiamo sull’elettrificazione perchè riteniamo sia la cosa giusta da fare. Il recente rapporto Global Climate Stocktake diffuso dalle Nazioni Unite evidenzia la gravità dell’emergenza climatica che l’umanità si trova ad affrontare e sottolinea la necessità di agire. In un momento critico per il nostro pianeta come quello che stiamo vivendo, il mondo ha bisogno di leadership a livello politico, industriale e imprenditoriale, per agire in modo deciso, introducendo politiche e iniziative significative per contrastare il cambiamento climatico. Ci impegniamo a fare la nostra parte e incoraggiamo tutti a fare la loro”. “Il processo – ha aggiunto Rowan – non riguarda solo l’elettrificazione, che è la parte più semplice. La transizione avviene attraverso software, silicon (chip), connettività e dati. L’utilizzo corretto di questi quattro strumenti consentirà l’evoluzione anche all’industria della mobilità, seguendo per esempio quella degli smartphone. L’Europa e l’Italia hanno competenze importantissime: dovremo far sì che esse, soprattutto nelle generazioni più giovani, vengano utilizzate per lo sviluppo e l’implementazione delle nuove tecnologie”.
foto: xa2/Italpress
(ITALPRESS).