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Volvo – Problemi con i software: rinviato il lancio di EX90 e Polestar 3

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Volvo – Problemi con i software: rinviato il lancio di EX90 e Polestar 3

Lo sviluppo di software appositi per la mobilità elettrica è già diventato nei mesi scorsi una fonte di problemi per il gruppo Volkswagen, con le difficoltà della divisione Cariad che hanno determinato il rinvio di diversi prodotti alla spina di particolare importanza per il futuro di Wolfsburg e l’avvicendamento al vertice tra Herbert Diess e Oliver Blume. Il costruttore tedesco, però, non è il solo a dover affrontare un percorso irto di ostacoli nel processo di transizione. Infatti, la Volvo e la controllata Polestar hanno deciso di posticipare il lancio di due modelli a batteria a causa, per l’appunto, di ritardi in campo informatico.

Rinvio per la EX90. In particolare, la Casa di Göteborg ha rinviato dalla fine di quest’anno al primo semestre del 2024 l’avvio della produzione della EX90. La Suv a batteria è “un’auto molto importante per la Volvo perché rappresenta l’inizio di una nuova era per l’azienda e introduce una nuova generazione di tecnologie hardware e software”, hanno spiegato dall’azienda, sottolineando che “la domanda rimane elevata e per garantire un lancio di alta qualità e massimizzare i vantaggi tecnologici per i clienti fin dal primo giorno 1, Volvo ha bisogno più tempo per lo sviluppo e il collaudo del software”. La EX90, presentata alla fine del 2022 e destinata ad arrivare nelle concessionarie nei primi mesi dell’anno prossimo, è uno dei modelli di riferimento per le strategie di elettrificazione del marchio svedese, tra i primi ad annunciare il passaggio al full-electric per il 2030, e il suo rinvio ha effetti a cascata anche sulla Polestar.

Rimandata anche la Polestar 3. Il marchio guidato da Thomas Ingenlath ha rinviato al primo trimestre l’inizio della produzione della Polestar 3 proprio per i problemi incontrati dalla sua controllante: “Polestar è stata recentemente informata che è necessario ulteriore tempo per lo sviluppo finale del software della nuova piattaforma completamente elettrica condivisa con la Volvo”, la SPA2. Nessun problema, invece, per la Polestar 4, nata sulla base dell’architettura Sea della cinese Geely. La Suv coupé sarà lanciata in Cina nel quarto trimestre di quest’anno e su altri mercati all’inizio del 2024. Per la Polestar, però, ci sono altre notizie negative. L’azienda ha citato il rinvio della 3 e un “contesto economico impegnativo per l’industria automobilistica” come fattori alla base di un taglio delle prospettive commerciali per il 2023 e, soprattutto, della forza lavoro. In dettaglio, i volumi globali sono attesi a 60/70 mila unità, in crescita del 16%/36% rispetto alle 51.491 dello scorso anno, ma al di sotto delle 80 mila previste inizialmente. Per affrontare una situazione in rapido deterioramento, anche per colpa dell’intensificazione della concorrenza e della guerra dei prezzi scatenata dalla Tesla nel mercato delle elettriche, i vertici hanno quindi deciso di avviare un programma di taglio dei costi, caratterizzato da una riduzione degli organici del 10% e dallo stop alle assunzioni.

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