Volvo

Volvo, futuro elettrico: la strada è tracciata

Ad Auto e Moto d'Epoca 2023 la casa automobilistica svedese ha ribadito la propria ambizione: il futuro è elettrico, non c'è un piano B

Volvo, futuro elettrico: la strada è tracciata

Volvo è presente ad Auto e Moto d’Epoca 2023 per parlare di passato, ma anche e soprattutto di come questo sia funzionale per il futuro. Non è un caso che al fianco dei due iconici prototipi VESC ed ECC, rispettivamente del 1972 e 1992, la casa automobilistica svedese abbia deciso di esporre i due crossover elettrici pilastro della gamma: parliamo chiaramente di EX30 e EX90, apripista della nuova era Volvo in termini di sostenibilità ma anche di sicurezza.

Rispetto per l’ambiente…

“La EX30 vanta l’impronta di CO2 più bassa della storia di Volvo, viene prodotta solamente o quasi con energia derivante da fonti rinnovabili. Il suo assemblaggio ha luogo attualmente in Cina, ma presto anche in Europa – ha raccontato Luca D’Onofrio, Head of Consumer Experience Volvo Car Italia – La sostenibilità di questo modello è resa possibile dall’utilizzo di materiali riciclati per scocca e interni, con il 25% di alluminio riciclato che rappresenta la percentuale più alta per Volvo. Pensate che abbiamo fatto ricorso anche agli scarti di riciclo di jeans per realizzare alcuni inserti interni. La nostra idea è quella di ridurre il più possibile il numero dei componenti, per questo abbiamo optato per una soundbar per l’audio e solamente un display, anche se non ci sarebbe costato nulla aggiungerne un secondo. Se proprio dobbiamo utilizzare materiale nuovo, allora vogliamo fare in modo che questo sia biologico”.

…e sicurezza per gli occupanti

D’Onofrio si è poi soffermato sull’altro SUV della futura gamma elettrica di Volvo, la EX90, rendendo noto che numeri alla mano si tratta della vettura più sicura di sempre realizzata dalla casa svedese: “I sensori e le telecamere fanno molto affidamento sulla percentuale di attenzione del guidatore: se per più dell’80% gli occhi restano fissi sulla strada allora aumenta la probabilità di avere un colpo di sonno, se invece la percentuale è tra il 60 e l’80% allora significa che il guidatore è attento, se invece scende sotto il 60% è sinonimo di distrazione. Se il guidatore non reagisce la vetture è in grado autonomamente di accostare in sicurezza. Quando la macchina viene chiusa, inoltre, da sola effettua un check per rilevare eventuali presenze, ad esempio di un bambino che potrebbe essere dimenticato: in tal caso, la vettura non si chiude e viene mandato un messaggio al conducente. Grazie a questi sistemi ci poniamo un target ben preciso: ridurre gli incidenti nel complesso del 9%, e del 20% nel caso di esiti gravi”.

Volvo, ad AME 2023 un ponte tra passato e futuro

Futuro segnato

A prescindere da questi temi, la scelta di Volvo non lascia spazio ad interpretazioni: il futuro è elettrico, la strada è stata tracciata. “La sfida elettrica per Volvo in Italia è molto grande, abbiamo fatto una scelta precisa sulla direzione che abbiamo intenzione di prendere e non c’è un piano B. La nostra strategia è molto ambiziosa, ma il lago in cui stiamo nuotando è molto piccolo – ha aggiunto Chiara Angeli, Head of Commercial Operations Volvo Car Italia, riferendosi ai numeri del mercato italiano delle elettriche nel suo complesso – La EX30 è il nostro modello apripista, una grande sorpresa: oltre 1.400 unità sono state vendute senza che il cliente l’abbia mai provata, una sorta di rovesciamento del paradigma secondo cui la macchina deve essere toccata e provata prima di essere acquistata”.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

TOP STORIES

Top List in the World