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Volkswagen Tiguan

Volkswagen Tiguan (2024), perché comprarla e perché no

Il SUV compatto conferma tutte le doti che l'hanno reso famoso e alza l'asticella nel segmento. Qualche dettaglio può ancora migliorare

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Un successo tale da diventare quasi sinonimo di “SUV compatto”. La Volkswagen Tiguan è sicuramente tra le auto più apprezzate del suo segmento e non solo, attestandosi persino come la più venduta del suo marchio.

È con queste premesse che la nuova generazione, la terza, arriva sul mercato portando con se aspettative altissime. Riuscirà il SUV di Wolfsburg a confermarsi il punto di riferimento della sempre più agguerrita categoria? Ve lo dico in questo #PerchéComprarla… e perché no!

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Verdetto

8.4 / 10

Ci piace Non ci piace
Abitacolo spazioso Riflessi fastidiosi
Ergonomia generale Piastra a induzione non climatizzata
Comfort di marcia Subwoofer ruba spazio e praticità nel bagagliaio
Tecnologia di bordo  

Per dirla semplice, la nuova Tiguan è… sempre la Tiguan. La bestseller di Volkswagen si dimostra una piacevole conferma: l’auto ideale per chi non ama osare o ostentare ma piuttosto bada al sodo, senza però voler accettare nessuna rinuncia. C’è ancora qualcosa che può essere migliorato, come potete vedere nel video, ma sì, è sicuramente tra le migliori della categoria.

Volkswagen Tiguan (2024)

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Partiamo dalle dimensioni della Volkswagen Tiguan, parametro fondamentale quando si valuta un’auto versatile e dalla quale ci si aspetta possa soddisfare qualsiasi esigenza. La Tiguan non è cresciuta di tanto in lunghezza, appena tre centimetri. Ancora più risicata, 4 millimetri, l’aumento di altezza mentre larghezza e passo restano invariati.

Quanto basta per sfruttare al meglio gli spazi interni, ricavando qualche decina di litri utili di capacità di carico in più rispetto alla generazione uscente, basata comunque sulla stessa piattaforma MQB (qui ottimizzata e ribattezzata col suffisso Evo).

Volkswagen Tiguan (2024)

La soglia d’accesso al vano è a filo e i volumi sono regolari, con tre portaoggetti ai lati, tutti con fondo in moquette. Sotto al piano di carico c’è ancora tanto spazio e per mantenere il pavimento alzato si può sfruttare un utile gancio. C’è anche quello di traino e il divano si abbatte in configurazione 40:20:40, con una botola che si crea quando la seduta è spostata in avanti.

L’apertura ai posti posteriori è ampia e, appunto, il divano può slittare e lo schienale inclinarsi. C’è tanto spazio e senso di ariosità. Anche il terzo posto non è sacrificato, complice un tunnel poco ingombrante che ospita poi una consolle con bocchette dell’aria, clima dedicato e due prese USB-C.

Volkswagen Tiguan (2024)

Le misure  
Fuori  
Lunghezza 4,54 metri
Larghezza 1,84 metri
Altezza 1,64 metri
Passo 2,68 metri
Dentro  
Bagagliaio 652 / 1.650 litri

Plancia e comandi

Sulla Volkswagen Tiguan 2024, la tipica razionalità del marchio tedesco conosce una dimensioni più tecnologica, eppure la facilità d’uso è quella che ci si aspetta. Ci sono solo tre tasti fisici sul tunnel: accensione, freno di stazionamento e il rotore multifunzione, con cui regolare il volume oppure le modalità di guida e le atmosfere. Queste ultime sono dei preset di varie impostazioni, colori compresi, che si vedono ad esempio nella fascia davanti al passeggero.

Volkswagen Tiguan (2024)

Morbidi i materiali nelle parti alta e centrale della plancia e anche sui bordi del tunnel, così le ginocchia ringraziano. Anche gli assemblaggi sono molto solidi ma, perlomeno sulla versione in prova, c’è qualche dettaglio da migliorare come vi mostro nel video.

Intelligente e utile la mensola centrale che si alza per accedere meglio alla piastra ad induzione per ricaricare due telefoni contemporaneamente. Così come, sotto al bracciolo centrale regolabile, è furba la possibilità di organizzare lo spazio a piacimento. E c’è anche una 12V. I fondi sono tutti gommati, mentre sulle portiere c’è persino la moquette, anche dietro. Il cassetto anteriore, invece, capiente, si accontenta della plastica, così come quello alla sinistra del volante.

Volkswagen Tiguan (2024)

Il climatizzatore è integrato completamente nello schermo ma i tasti sempre in bella mostra e la possibilità anche di poter solo toccare, senza trascinare, i comandi a sfioramento, retroilluminati, lo rendono pratico. C’è anche la modalità di uso “smart”, che ti indica direttamente la finalità. A sfioramento anche i comandi per il tetto panoramico.

Protagonista indiscusso della plancia è però lo schermo, che a seconda della versione misura quasi 13 oppure 15 pollici. La risoluzione è ottima e il software rapidissimo, con menù chiari e organizzati in widget grandi che si possono riposizionare a piacimento. Attraverso icone che ricordano gli smartphone si accede a tante funzionalità, alcune delle quali scaricabili dalla rete attraverso la quale tenere anche tutto aggiornato. Non manca l’assistente vocale con intelligenza artificiale di ChatGPT e Apple CarPlay e Android Auto, anche senza filo. 

Come va e quanto consuma

Le modalità di guida della Tiguan 2024 fanno un ottimo lavoro nel differenziare le tarature dei vari comandi e parametri. Sulle versioni con trazione integrale 4Motion ci sono anche le mappe Offroad e Snow, ma è con la mappa Individual che si possono regolare le nuove sospensioni a controllo elettronico DCC Pro a doppia camera, opzionale. Ci sono ben 15 posizioni tra cui scegliere, rendendole persino più morbide della mappa Comfort.

Volkswagen Tiguan (2024)

Questo per dire che in città ho la possibilità di scegliere un livello di assorbimento elevatissimo, che fa come galleggiare la Tiguan. Sulla versione in prova i cerchi sono opzionali da 20, quelli più grandi: opterei comunque per i 19 di serie per rendere il tutto ancora più morbido.

Lo sterzo è leggero, adatto a una guida tranquilla. Gli ingombri della carrozzeria si percepiscono bene, la visibilità è buona e la posizione di guida è bella rialzata, oltre che ampiamente regolabile. C’è tutta l’assistenza che si può desiderare, dall’auto hold alle telecamere anche con vista aerea, passando per il parcheggio automatico. Non finisce qui, però, perché si possono anche fare le manovre da remoto, con lo smartphone. Comodo anche il posizionamento del selettore del cambio dietro al volante: in manovra non bisogna allontanare la mano.

Volkswagen Tiguan (2024)

Se poi la strada si apre e cominciano le curve, torna quel discorso di possibilità di cambiare il carattere della Tiguan attraverso le mappe. Anche in Sport, comunque, il cambio doppia frizione a sette marce non mostra un’anima particolarmente reattiva quanto piuttosto fluida. Del resto, la Tiguan è un’auto da tutti i giorni e anche da viaggio, specie se scelta con questo 2.0 turbodiesel da 193 CV e 400 Nm che fa lo 0-100 in 7,7 secondi e 220 km/h di punta. Di serie la trazione è su tutte e quattro le ruote.

Volkswagen Tiguan (2024)

È un motore giusto per quest’auto, progressivo, solo un po’ ruvido ai bassi ma adatto a calzare ogni tipo di situazione. Anche l’isolamento è buono e in generale tutta l’insonorizzazione è buona, tra vetri acustici e coefficiente aerodinamico migliorato rispetto al passato.

Versione provata  
Motore 2.0 TDI
Potenza 193 CV
Coppia 400 Nm
Cambio DSG 7 marce
Trazione Integrale

Prezzi e concorrenti

Il listino parte da poco meno di 40.000 euro con il 1.5 mild hybrid da 130 CV con cambio automatico e in allestimento Life, e si arriva a circa 46.600 per la versione da 150 CV con le top di gamma Elegance e R-Line. La diesel, che parte con una potenza da 150 CV, va da 43.000 euro circa fino a 53.000 con la versione della nostra prova.

Le plug-in, che hanno un’autonomia dichiarata di circa 100 km, vanno da circa 50.000 a quasi 58.000. Dall’allestimento base Life all’Edition Plus ballano 200 euro e poi poco più di 5.000 per le top di gamma.

Volkswagen Tiguan (2024)

Tra le più alternative più vendute della categoria, ci sono la Peugeot 3008, nuova anche lei nel 2024, e la Hyundai Tucson, la Nissan Qashqai e la Ford Kuga, che sono state rinfrescate. Ci sono anche la Kia Sportage, la Toyota Corolla Cross o la Mazda CX-5.

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