La versione ibrida ricaricabile si dimostra eccellente per efficienza del suo powertrain. Il sistema d'infotainment, però, è datato
- Pregi e difetti
- Dimensioni, bagagliaio e spazio
- Plancia e comandi
- Come va e quanto consuma
- Prezzi e concorrenti
La Toyota RAV4 ha bisogno di ben poche presentazioni. È stata uno dei primi SUV compatti – e infatti ha una grande tradizione da fuoristradista – e negli ultimi anni si è imposta come punto di riferimento se si parla di sport utility ibridi.
Fino a poco tempo fa, però, la versione full hybrid era l’unica disponibile. Ora la famiglia elettrificata si allarga con la variante plug-in che promette, con un’autonomia elettrica di tutto rispetto, di diventare un riferimento anche tra le ibride ricaricabili. La scopriamo meglio in questo Perché Comprarla!
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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi
Pregi e difetti
Ci piace | Non ci piace |
Qualità percepita e costruttiva | Visibilità posteriore limitata dai montanti |
Dotazione di serie | Tasche delle portiere non rivestite all’interno |
Piacere di guida | Tetto panoramico: l’apertura è ridotta |
Rapporto qualità/prezzo |
Verdetto
8.0 / 10
La RAV4 PHEV unisce la concretezza, la razionalità e l’ottima fattura della variante ibrida all’efficienza di un powertrain plug-in ben realizzato, senza in alcun modo penalizzare le prestazioni pure. Lo spazio resta più che sfruttabile anche per chi ha esigenze di carico e per i lunghi viaggi, dove si apprezza un’efficace taratura dei dispositivi di ausilio alla guida. Ottimi, infine, i risultati relativi all’autonomia in elettrico.
Dimensioni, bagagliaio e spazio
Le dimensioni della RAV4 la inseriscono nella categoria dei SUV medi, con una lunghezza di 4,6 metri. Il bagagliaio, rispetto alla full hybrid, è leggermente più piccolo. Parte da 520 litri che però, essendo così regolari e con una soglia d’accesso non esagerata in altezza, soddisfano sicuramente gran parte delle esigenze.
Il piano gommato removibile è molto comodo quando c’è bisogno di lavarlo e sotto resta comunque spazio per riporre oggetti come magari i cavi di ricarica e persino la cappelliera. Abbattere gli schienali in configurazione 60:40 consente di ricavare una superficie piatta. Poi ci sono due prese di ricarica, di cui una domestica, e degli anelli sul pavimento.
Dietro c’è veramente tanto spazio anche per chi è alto oltre 1,90 metri, sia per le ginocchia che per la testa. Passare ore seduti qui è piacevole, magari godendosi il bracciolo. Pure al centro c’è spazio, grazie al tunnel assente, ma la seduta poteva essere un po’ meno rigida. Ci sono le bocchette dell’aria e due prese USB e, nelle portiere, la nostra borraccia trova alloggio, anche se dilatando un po’ la plastica.
Plancia e comandi
Il tunnel mette in bella mostra i vari comandi per le modalità di guida e un portabicchieri adatto alla nostra borraccia. Il bracciolo centrale ha una vaschetta removibile, due prese e anche la moquette in basso. Il cassetto si chiude a chiave ma non è tanto grande e nemmeno rivestito. I vani portaoggetti nelle portiere sono di dimensioni medie e, infine, comode le due mensole con fondo gommato.
Il sistema di bordo è il tallone d’achille della RAV4: ha una grafica datata, così come la risoluzione, e le logiche di utilizzo non sono tra le più intuitive. Di funzioni comunque ce ne sono tante, compresa la connettività WI-FI, ma manca la compatibilità senza filo per Apple CarPlay e Android Auto, dunque bisogna sempre collegare il telefono. A proposito, le prese sono tutte di tipo A.
Il cruscotto è in parte digitale e in parte analogico. Il display mostra tante informazioni ma è ben leggibile e ci sono tante schermate utili, come per esempio quella per i flussi energetici oppure quella che assegna dei punteggi in base all’efficienza di guida, utile per migliorarsi continuamente.
Come va e quanto consuma
La RAV4 PHEV si fa apprezzare per una fluidità di marcia e una morbidezza generale, di tutti i comandi, davvero di alto livello. Grazie alla batteria da 18,1 kWh di capacità nominale è piuttosto raro sentire il 2.5 benzina che si accende. Ha 185 CV ma il powertrain combinato con due motori elettrici, uno per asse – dunque la trazione è integrale -, arriva a 306 CV.
L’erogazione, complice la spinta elettrica, è veramente poderosa: sembra di avere un motore molto più grande sotto al cofano. Lo 0-100 km/h si fa in appena 6 secondi. Dunque bene l’andatura placida, lineare, ma se chiedete di più la RAV4 plug-in ve lo dà immediatamente. La maggiore potenza del sistema elettrico poi fa percepire molto meno l’effetto di trascinamento del cambio e-CVT rispetto alla full hybrid.
Lo sterzo di base è leggero ma abbastanza comunicativo, giusto un po’ vago al centro e dunque perde un po’ di precisione alle alte velocità, ma basta passare alla modalità Sport e assume un bel carico. Le sospensioni non sono a controllo elettronico, dunque, anche considerando l’aumento di peso circa 300 kg, il rollio e in generale le inerzie si percepiscono.
Fantastica la trazione integrale elettrica: in uscita di curva ci si sente proprio tirati via che è una meraviglia. Dunque anche un bel senso di sicurezza. Per il fuoristrada invece c’è la modalità Trail, con un sistema di bloccaggio automatico del differenziale a slittamento limitato per aumentare il grip.
Le dimensioni non sono poi eccessive per un utilizzo in città senza patemi, e poi un’altra funzionalità che aumenta la visibilità è lo specchietto digitale con retrocamera. Così se dietro si hanno tre passeggeri, è possibile “bypassare” le loro teste. Per contro, la risoluzione della retrocamera è da migliorare.
Venendo ai consumi, a batteria carica, in modalità elettrica, si possono percorrere circa 80 km, mentre – a batteria scarica – si fanno circa 19 km/l in città, 18 km/l in extraurbano e 16 km/l in autostrada.
Automatico e-CVT |
Integrale elettrica |
Prezzi e concorrenti
Il listino ufficiale parte da 54.000 euro per la versione Dynamic e da 60.000 per la Style che vedete nelle immagini. Toyota ha sempre in attivo però delle promozioni, che fanno abbassare il prezzo di circa 4/5.000 euro a seconda della versione.
La RAV4 è stata tra i primi SUV compatti ma ora non è più così e la concorrenza è a dir poco agguerrita. Pensate, per esempio, alle coreane Kia Sportage e Hyundai Tucson: anche loro si possono avere full hybrid o plug-in, ma anche mild. Poi c’è la Ford Kuga, anche lei punto di riferimento tra i SUV ricaricabili, così come due best seller che rispondono al nome di Peugeot 3008 o Volkswagen Tiguan.