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Toyota C-HR

Toyota C-HR 2024: la prova della versione ibrida plug-in [FOTO]

La Toyota C-HR è una delle best seller del marchio giapponese e, dalla sua introduzione nel 2017, ha venduto quasi 900.000 di esemplari in Europa. Nella parte finale dello scorso anno ha debuttato la seconda generazione, con novità dal punto di vista estetico, tecnologico e nelle motorizzazioni, ed ora è tempo dell’arrivo sul mercato della versione ibrida plug-in, con la nuova unità da 223 cavalli di potenza complessiva e con un’autonomia elettrica dichiarata di 66 km, nel ciclo WLTP.

Abbiamo avuto l’occasione di metterci al volante proprio di questo nuovo modello, sulle strade di Marsiglia, per avere le prime impressioni di guida sulla versione con la spina, in attesa di poter avere prossimamente l’auto in prova, dove testare anche più completamente l’autonomia ed i consumi su un percorso più lungo e misto.

Design e dimensioni

android, toyota c-hr 2024: la prova della versione ibrida plug-in [foto]

La nuova C-HR richiama esteticamente la concept Toyota Prologue e propone il consueto stile distintivo, con una silhouette da coupé nel corpo da SUV. L’anteriore mostra il nuovo frontale emblema del marchio giapponese, con look slanciato e teso, dove si notano i nuovi fari full LED integrati accanto agli indicatori di direzione, per un design a forma di freccia. Lateralmente sono presenti le linee ‘diamond cut’ e le maniglie delle portiere a filo, oltre ai cerchi in lega da 20”, mentre nel posteriore in primo piano troviamo la fascia luminosa a LED tutta lunghezza e lo spoiler.

Tra gli altri elementi caratteristici di questa seconda generazione, c’è anche la colorazione bi-tono, con il tetto nero a contrasto, ad estendersi fino alla parte posteriore dell’auto ed alla sezione anteriore a tre quarti. La PHEV è anche dotata di tetto panoramico. Le dimensioni sono identiche alla versione full hybrid, con l’unica eccezione di un’altezza aumentata di 6 millimetri, arrivando a 1,56 metri, mentre la lunghezza resta di 4,36 metri e la larghezza di 1,83 metri. Il passo è sempre di 2,64 metri, con una buona abitabilità i due passeggeri posteriori laterali, molto meno per quello centrale. Il bagagliaio perde un po’ di capienza e va da 310 a 1.102 litri.

Interni e tecnologia

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L’abitacolo mette in primo piano la tecnologia, con il doppio schermo digitale da 12,3 pollici, per rinnovati quadro strumenti e infotainment. Entrambi con una grafica moderna e intuitivi nell’utilizzo, il primo può essere personalizzato con quattro temi (Casual, Smart, Tough e Sporty), mentre il secondo propone l’assistente vocale integrato e la connessione ad Apple CarPlay ed Android Auto anche wireless. Restando in tema tecnologico, presente il tweeter JBL per un audio di alto livello, l’head up display di serie e le prese USB per la ricarica (due davanti e una dietro), tuttavia non ci sono le bocchette dell’aria condizionata per i passeggeri posteriori.

La nuova Toyota C-HR PHEV punta sull’ambiente, non solo con l’elettrificazione, ma anche grazie agli interni realizzati in buona parte da materiali riciclati, utilizzando il doppio della plastica riciclata, rispetto alla generazione precedente. In particolare, c’è un nuovo rivestimento sintetico dei sedili, realizzato con bottiglie PET. Il cruscotto è ispirato ad un’ala e consiste in un sottile quadro strumenti orizzontale, integrato con i pannelli delle portiere e la console centrale per avvolgere gli occupanti. Infine, per aumentare la sensazione di relax, c’è il sistema di illuminazione a 64 colori, oltre ad una migliore qualità dell’aria, con la nuova tecnologia di purificazione nanoeX.

Prova su strada

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Ora è tempo di metterci al volante della Toyota C-HR plug-in. La vettura è spinta dal motore 2.0 benzina da 152 CV, accoppiata al motore elettrico da 163 CV, per una potenza complessiva del sistema di 223 CV. L’unità si mostra fluida e con una buona spinta, sfruttando anche la coppia immediata del motore elettrico, senza mai strappare. Lo scatto è buono già in modalità Normal, se si vuole un po’ di brio in più si può selezionare la modalità Sport, tramite cui lo sterzo diventa anche un po’ più rigido, anche se non è un modello sportivo e dunque non si può esagerare.

Il comfort, invece, è di alto livello, con delle sospensioni in grado di assorbire bene le buche e le disconnessioni del terreno e con una buona silenziosità in marcia, anche se si sente qualche fruscio quando si alza la velocità. Il rumore nell’abitacolo entra un po’ più copioso quando si accelera in maniera più importante utilizzando il motore termico, perché il cambio E-CVT propone un effetto scooter abbastanza marcato. La visibilità posteriore è un po’ migliorata, rispetto alla generazione precedente, anche se resta più limitata di altri modelli, visto l’andamento da coupé del tetto.

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Lo sterzo è piuttosto leggero, a parte quando si inserisce appunto la modalità Sport, ma è adatto alla guida confortevole della C-HR, la frenata è abbastanza buona ed è presente la frenata rigenerativa su tre livelli, con l’ultimo simile alla funzione ‘one pedal’, anche se la vettura non si ferma completamente. Un unico appunto, la gestione non è comoda perché non ci sono i classici paddle al volante di molti altri modelli, ma serve entrare sul menu con i tasti sul volante.

Completa la dotazione di ADAS per supportare il conducente, durante la guida, con l’ultima generazione del Toyota Safety Sense. Oltre ai sistemi consueti, dal cruise control adattivo con un nuovo supporto per impedire i sorpassi involontari in autostrada sul lato sbagliato, al supporto sull’angolo cieco, ci sono i rinnovati Pre-Collision System e Proactive Driving Assist. Monitorano costantemente la strada per riscontrare eventuali pericoli, avvisando prima il guidatore e limitando l’accelerazione automaticamente o intervenendo sulla frenata, in caso di rischio imminente.

Autonomia e ricarica

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Diamo, come di consuetudine, uno sguardo all’efficienza della vettura. In un modello ibrido plug-in, i consumi dipendono da quanto viene caricata la batteria e noi consigliamo di farlo spesso, visto che in questa modalità è sicuramente più efficiente ed anche più prestazionale. La casa ha dichiarato un consumo medio nel ciclo combinato di 0,9 l/100 km (WLTP), noi abbiamo percorso 100 chilometri su un percorso misto ed il computer di bordo ci ha segnalato 2,2 l/100 km. Abbiamo anche percorso 67 chilometri a batteria scarica, con un dato di 4,6 l/100 km. La percorrenza 100% elettrica dichiarata, invece, è pari a 66 chilometri, ma non siamo riusciti a testarlo.

Il caricabatterie di bordo (OBC) da 6,6 kW consente alla Toyota C-HR 2.0 Plug-in Hybrid 220 di ricaricare la batteria da 0 al 100% in meno di due ore e mezza sia in trifase che in monofase, tramite wallbox. La ricarica tramite presa domestica, inoltre, è possibile anche grazie al cavo di ricarica Mode 2 fornito di serie.

Prezzi

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La Toyota C-HR 2024 ha un listino prezzi a partire da 35.700 euro per il 1.8 HEV, ma la versione plug-in parte da 43.700 euro per l’allestimento d’ingresso Trend Eco per arrivare a 51.900 euro per la versione top di gamma Sport Premiere. Tuttavia, con 19 g/km di emissioni di CO2 dichiarate, questa variante con la spina entra nella prima fascia degli attuali incentivi governativi per la versione d’ingresso, potendo così far scendere il prezzo fino a 34.950 euro, con rottamazione.

Toyota C-HR PHEV 2024: scheda tecnica

Dimensioni: lunghezza 436 cm; larghezza 183 cm; altezza 156 cm; passo 264 cm

Motore: 2.0 benzina da 152 CV + elettrico 163 CV, totale 223 CV

Cambio: E-CVT

Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 7,3″

Velocità massima: 180 km/h

Allestimenti: Trend Eco, Trend, Lounge, Lounge Premiere, Sport, Sport Premiere

Bagagliaio: da 310 a 1.102 litri

Consumi: 0,9 litri/100 km

Omologazione: Euro 6 AP

Prezzo: da 43.700 euro

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