Tesla Model Y subito o Porsche Macan nel 2023?
Il sito Tesla, in genere abbastanza aggiornato per quel che riguarda i tempi di consegna, indica che per avere una Model Y Performance occorre aspettare gennaio – marzo 2023. Un lasso di tempo sopportabile, visto quel che succede con una semplicissima Golf, ma il 2023 sarà anche l’anno del debutto di molte altre Suv premium elettriche, tra cui la Porsche Macan EV, prima suv a batterie per la Casa tedesca e secondo modello in ordine di tempo dopo la Taycan. Le profonde differenze rispetto alla Macan attuale fanno persino dubitare che il nome possa davvero essere questo.
Tralasciando per il momento il prodotto nostrano, mettiamo le carte in tavola per quel che si sa della tedesca, stante il fatto che della Tesla Model Y si conosce tutto o quasi e che non sono previsti a breve degli aggiornamenti (un modesto restyling riguarderà invece la Model 3).
La Macan EV è realizzata sulla nuova piattaforma PPE (Premium Platform Electric) di Volkswagen che farà da base anche alla Audi A6 e-tron e ai futuri modelli Audi, ma la parte elettrica è sviluppata da Porsche e sarà in gran parte mutuata dall’esperienza della Taycan, quindi con un’architettura a 800V per le batterie e in grado di supportare oltre 270 kWh di potenza di ricarica e la trazione posteriore o integrale.
Lo split dei pacchi batteria in due accumulatori da 400V che si configurano automaticamente in serie o in parallelo permetterà alla Macan di sfruttare con la massima velocità sia le ricariche fast a 400 V sia quelle a 800, un sistema più efficiente, a detta di Porsche, di quello utilizzato su altri modelli ad alta tensione (come la Ioniq 5 e 6 che impiegano un convertitore DC-DC).
Prezzi, ovviamente, neanche parlarne, ma possiamo ragionevolmente dedurre il posizionamento sapendo che una Tesla Model Y Performance costa 72.000 euro quindi la versione top della Macan EV non dovrebbe discostarsi molto da questo importo, considerando anche che la Taycan parte da 95.000 euro.
La potenza di picco della Model Y Performance – anche se quella ufficiale non viene dichiarata, è superiore ai 500 CV (i più pessimisti dicono 513, ma alcuni addirittura 580 CV); l’unico dato certo è uno 0-100 dichiarato di 3,7 secondi per lo 0-100 e 514 km di autonomia (Wltp), con due fattori che giocano a suo favore: l’eccezionale e per ora ineguagliata efficienza del sistema batterie – inverter- motori che le permette, a parità di energia e di condizioni, di percorrere più strada e nel complesso una massa che supera di poco le due tonnellate (2.077 kg), mentre le concorrenti arrivano a 2,4 tonnellate, un valore cui potrebbe arrivare anche la Macan EV.
Un aspetto che divide radicalmente i due modelli emerso nei giorni scorsi è l’approccio all’abitacolo e ai comandi: nelle foto spia degli interni della Macan EV s’intuisce che la disposizione segue una filosofia opposta a quella di Tesla: anziché incorporare tutti i comandi in un unico schermo touch, si è rimasti nel solco della tradizione Porsche con i classici indicatori circolari davanti al guidatore (ovviamente rappresentati su schermi TFT) e un grande display al centro, sormontato dallo Sport Chrono Pack. Il tunnel centrale ospita i pulsanti per la configurazione del powertrain e del telaio e del clima.
In parallelo alla Macan EV, la versione termica continuerà a vendere ancora per un po’ sulla piattaforma attuale e la sua “dismissione” non è stata comunicata; molto probabilmente resterà in listino ancora per alcuni anni visto che per quasi tutti i mercati fuori dall’Europa non c’è nessuna fretta di passare all’elettrico.
In collaborazione con Automoto.it
