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Tesla, problemi alle cinture di sicurezza: auto elettriche richiamate

125.000 auto Tesla richiamate per problemi alle cinture di sicurezza. E’ quel che è emerso qualche giorno fa, che ha scosso il mondo della casa automobilistica statunitense. Ecco che cosa è successo e quali problemi sono emersi nel dettaglio.

tesla, problemi alle cinture di sicurezza: auto elettriche richiamate

Photo by JamesQube – Pixabay

La Tesla è costretta a ritirare ben 125.227 vetture elettriche. Questa volta, il problema sembrerebbe legato alle cinture di sicurezza. Non è la prima volta che la casa automobilistica di Austin, in Texas, ha tali problemi. Qualcuno ricorderà cosa successe nell’Autopilot, dove vi furono ben 2 milioni di auto ritirate dalla circolazione per un problema legato ai sistemi di monitoraggio e di controllo per ciò che riguardava i conducenti.

Tesla, richiamate alcune auto elettriche

E’ il rapporto pubblicato di recente da Nhtsa (ente federale per la sicurezza stradale) che afferma come le auto Tesla non rispetterebbero gli standard richiesti per ciò che concerne gli avvertimenti acustici, ma anche visivi. Essi, infatti, a causa di un difetto di fabbrica, potrebbero non scattare al momento giusto, ad esempio se il conducente dovesse viaggiare con la cintura slacciata.

Potrebbero, inoltre, andare ad aumentare il rischio di lesioni (anche gravi) in caso di incidenti stradali. Per il momento, sembra che il problema legato alle auto sia del tutto statunitense: non si hanno, infatti, particolari notizie di azioni analoghe per ciò che concerne i modelli che sono attualmente commercializzati in Europa.

tesla, problemi alle cinture di sicurezza: auto elettriche richiamate

Photo by Blomst – Pixabay I modelli coinvolti nel richiamo

Adesso che abbiamo descritto che cosa è successo, andiamo a vedere quali sono i modelli di auto elettriche di casa Tesla che sono interessati in questa faccenda. Il richiamo coinvolge tutta l’attuale gamma della Tesla, Cybertruck escluso. Alcune Model S in produzione dal 2012 al 2014 vi rientrano, così come il Model X che è stato prodotto dal 2015 al 2024, ma anche il Model 3, in produzione dal 2017 al 2023. Vi rientra, infine, anche il Model Y, dal 2020 al 2023.

Sarà compito della casa statunitense andare a distribuire un aggiornamento “over the air” per il software dell’auto, nelle vetture che sono interessate. L’aggiornamento servirà per andare ad eliminare il sensore di occupazione del sedile che si trova dalla parte del conducente, per i requisiti di funzionamento del cosiddetto “cicalino”. Esso, infatti, si andrà ad attivare utilizzato solo ed esclusivamente le informazioni legate all’aggancio della cintura, nonché all’avviamento dell’auto stessa.

Ricordiamo che già  nel corso del mese passato, Tesla ha dovuto richiamare 3.878 autovetture Cybertrucks del 2024. La problematica riguardava il dell’acceleratore, che avrebbe potuto staccarsi ed andare ad incastrarsi nel pavimento interno. In tal modo, avrebbe creato sicuramente condizioni opportune per incidenti anche fatali.

Non solo: a febbraio, il sopracitato ente NHTSA ha annunciato il richiamo di circa 2,2 milioni di veicoli Tesla venduti negli Stati Uniti. La motivazione? Alcune spie sul quadro degli strumenti erano, infatti, considerate troppo piccole e difficili da visualizzare alla guida. Dopo il richiamo Autopilot dello scorso anno, lo stesso ente federale ha annunciato alcune ulteriori verifiche e determinati controllo sul sistema di guida. In arrivo, dunque, soluzioni per ovviare ai problemi, sempre tenendo conto della sicurezza del conducente e dei passeggeri.

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