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Parlare al cellulare alla guida costa ancora più caro: “15 giorni” è soltanto la pena minima

Parlare al cellulare alla guida potrebbe costare ancora più caro. Il nuovo emendamento proposto dal partito politico PD, prevede una sospensione ancora più ampia (si parla di 15 giorni).

parlare al cellulare alla guida costa ancora più caro: “15 giorni” è soltanto la pena minima

Photo by Kia

Sappiamo bene che parlare al cellulare nel momento in cui ci troviamo alla guida comporta delle sanzioni piuttosto pesanti. Ma il pressing ancora più forte proviene da un emendamento presentato dal PD, che prevede la sospensione della patente di guida fino a 15 giorni.

A darne l’ok la Commissione Trasporti della Camera, che ha concluso la valutazione dei 770 emendamenti, già presentati in sede quando si è discusso del Codice della Strada in occasione del nuovo ddl.

Parlare al cellulare alla guida: una sospensione maggiore

parlare al cellulare alla guida costa ancora più caro: “15 giorni” è soltanto la pena minima

Photo by AndrzejRembowski – Pixabay

Le nuove restrizioni da applicare a chi verrà individuato a parlare al cellulare mentre si trova alla guida attendono soltanto l’accettazione al vaglio in Aula, che probabilmente si terrà in data 1° marzo. Il contenuto di quanto accennato è osservabile all’interno dell’articolo 17 del DDL del Codice della Strada, che stabilisce la pena soltanto nel momento in cui il conducente viene beccato in flagrante.

Si tratta di un’attenzione piuttosto specifica che prevede un comportamento cautelativo nel bene di tutto, dato che il ritiro della patente vale in tutta l’UE. La sospensione della patente può ridursi da 15 a 7 giorni soltanto se il conducente avrà almeno 10 punti. Viceversa, il ritiro avrà una validità di ben 15 giorni.

I 15 giorni sono però un tempo minimo, dato che potrebbero raddoppiarsi qualora la chiamata durante la guida del veicolo sia causa di un sinistro stradale (indipendentemente dall’entità del danno). L’articolo 173 del Codice Stradale dovrebbe rimodulato.

E a spiegarne le modifiche è stata Elena Maccanti (appartenente alla Lega Nord), e relatrice e responsabile del provvedimento, che in Aula ha detto:

Ora, se dopo la Camera il Senato approverà questo testo, sarà già dalla prima violazione e rientrerà tra i casi di sospensione breve.

Nuova stretta sulle altre infrazioni

Continuano le strette sui reati commessi in strada, soprattutto se il conducente alla guida è sotto effetto di droga (sostanze stupefacenti). Le stesse conseguenze verrebbero applicate anche se ci si trova alla guida in stato d’ebbrezza.

Una ulteriore novità coinvolge gli aspiranti a conseguire le seguenti patenti: AM, A1, A2 e A, riguardo alla possibilità di portar con sé un passeggero. A sollevare delle criticità importanti è stata la deputata del partito politico Fratelli d’Italia, Gaetana Russo, che ha dichiarato:

È assurdo che fino ad oggi chi si esercitava con foglio rosa, e quindi principiante, potesse portare con sé una persona a bordo, mettendo in pericolo sé e l’altra persona.

L’obiettivo è quello di ridurre le possibilità di incorrere a dei sinistri stradali, cautelando non solo sé stessi, ma soprattutto l’eventuale passeggero. Situazione che poteva verificarsi – come appunto detto – anche nel caso in cui fosse un neopatentato con foglio rosa a portare qualcun altro con sé stesso.

Come già ribadito, parlare al cellulare durante la guida è un reato che comporta un problema e una sanzione ancora più elevata rispetto alla vecchia disposizione di Legge.

Parlare al cellulare alla guida: foto e immagini

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