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Ministro Urso, il Governo è in contatto con 3 Gruppi cinesi

ministro urso, il governo è in contatto con 3 gruppi cinesi

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è tornato a parlare del progetto di portare una seconda casa automobilistica in Italia durante una discussione alla Camera.

Da diversi mesi abbiamo avviato un'intensa azione per portare nel nostro Paese almeno un secondo costruttore di auto, stiamo dialogando con tre Gruppi cinesi e con aziende occidentali.

Il ministro ha dunque ribadito che il Governo sta lavorando in questa direzione con l'obiettivo di rilanciare il settore automotive italiano. Un costruttore (Stellantis), oggi non basta a sostenere la filiera italiana della componentistica. Per il Governo 1,3 milioni di vetture prodotte all'anno è da considerarsi il numero minimo per tutelare le imprese italiane dell'indotto. Quindi, il milione di vetture prodotte all'anno in Italia a cui Stellantis punta ad arrivare nel corso dei prossimi anni non basterebbe.

CON CHI STA DIALOGANDO IL GOVERNO?

Quali sarebbero le case automobilistiche con cui il Governo sta dialogando? A quanto pare, è stata creata una task force dedicata che sta lavorando a questo progetto. Al momento, sono 3 i nomi che si conoscono: BYD, Chery e Saic. Dei contatti con BYD ne abbiamo già parlato ed è stata la stessa casa automobilistica a confermarlo. Tuttavia, BYD ha pure aggiunto che il dialogo si sarebbe interrotto dopo che è stata scelta l'Ungheria come sede per la sua fabbrica europea.

Anche Chery e Saic sarebbero intenzionate a costruire una loro fabbrica di auto in Europa ed entrambe hanno indicato che l'Italia sarebbe nella lista dei Paesi presi i considerazione. Negli ultimi tempi è emerso anche il nome di Tesla con cui il Governo italiano starebbe dialogando da mesi. Non possiamo poi dimenticare che si è parlato anche della possibilità che Stellantis possa decidere di portare la produzione delle vetture del marchio cinese Leapmotor all'interno della fabbrica di Mirafiori.

Insomma, il Governo italiano intende rilanciare il settore automotive italiano e per farlo sta cercando una seconda casa automobilistica che possa investire nel nostro Paese. Un costruttore, non basta.

GLI INCENTIVI

Il ministro Urso ha parlato anche degli incentivi. Come sappiamo, all'inizio di febbraio è stato annunciato il nuovo Ecobonus che offrirà contributi molto interessanti per l'acquisto delle auto elettriche. L'entrata in vigore dei nuovi incentivi sta però tardando con le associazioni di categoria che stanno premendo sul Governo per accelerare i tempi per evitare che si arrivi ad una paralisi del mercato delle auto a batteria con i consumatori che ritardano l'acquisto in attesa dell'arrivo dei nuovi e più sostanziosi contributi.

Il ministro ha ribadito che per il 2024 è stato messo sul piatto quasi un miliardo di euro per gli incentivi. Tuttavia, non ha detto nulla sull'entrata in vigore del nuovo Ecobonus. Invece, ha ribadito ancora una volta che se grazie al nuovo Ecobonus non si dovesse registrare un contributo significativo nella produzione delle auto, dal 2025 gli incentivi non saranno più dedicati al consumo ma alla produzione.

La politica non deve puntare ad incentivare solo i consumi, ma anche a promuovere la produzione. Altrimenti, ci troveremo a consumare prodotti fatti da altri, magari con concorrenza sleale.

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