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Little Car Company, il magico mondo delle auto leggendarie in miniatura

little car company, il magico mondo delle auto leggendarie in miniatura

Little Car Company, il magico mondo delle auto leggendarie in miniatura

ROMA – Adatto alle tenute nobiliari come ai garage dei collezionisti, il magico mondo delle fuoriserie classiche “in miniatura” ideato da The Little Car Company, coniuga l’attualità della propulsione elettrificata con il romanticismo di leggendarie vetture d’antan quali Aston Martin DB5 e la Ferrari 250 Testarossa del 1957.

La terza replica della gamma – anch’essa EV e fedelmente riprodotta in scala 75 percento – è la Bugatti Type-35 “Baby”. Venduta in 500 esemplari come la versione originale ma con prezzi a partire da 36.000 sterline, il modello fu commissionato direttamente dalla casa di Molsheim per celebrare il suo 110° anniversario ed all’immediato successo della vettura, contribuì anche la vetrina di Harrods; grande magazzino per giochi di lusso, alta moda, gioielli ed a sua volta precursore della vendita di automobili in miniatura già negli anni 80.

Come allora, le toy-car (ma non troppo) della The Little Car Company non sono omologate per l’utilizzo stradale ma ciò non ha scoraggiato la domanda tanto da indurre l’azienda inglese nata nel 2019, a triplicare l’offerta con Bugatti Baby II, l’Aston DB5 di James Bond ed il capolavoro Ferrari 250 Testa Rossa.

A 95.000 sterline, il listino della Testa Rossa J (per junior) con motore full-electric è sicuramente un gioco per ricchi anche se non proibitivo in termini assoluti. Sicuramente e come accaduto con le repliche di Aston e Bugatti, la cura dei dettagli è a dir poco manicale e la qualità coerente con quella delle sorelle maggiori. I 299 esemplari della Ferrari hanno componenti artigianali ed al fine di rendere le dinamiche di guida realistiche, chassis e sospensioni sono stati ricavati da scan in 3D del modello originale. Prima di essere commercializzato inoltre, la Testa Rossa J è volata a Maranello per la definitiva approvazione estetica, tecnica e dinamica da parte del costruttore italiano.

La gamma The Little Car Company è infatti tutta prodotta su licenza nello stabilimento dell’azienda, all’interno del Bicester Heritage. Quest’ultimo è un complesso tecnico-industriale nell’Oxfordshire sviluppatosi negli spazi di una ex base utilizzata dalla RAF durante la Seconda Guerra mondiale, ed oggi considerato uno dei più rilevanti poli di eccellenza dedicati alla salvaguardia della storia motoristica britannica, e non solo.

The Little Car Company si sta dimostrando una delle realtà più promettenti del Bicester Heritage anche in virtù dei risultati finanziari che sin dal 2019, hanno visto il fatturato raddoppiare di anno in anno con l’obbiettivo di chiudere ad almeno 24 milioni di sterline nel 2023.

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