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L’auto di Apple subisce forti ritardi: ecco cosa è successo

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L’auto di Apple subisce forti ritardi: ecco cosa è successo

Nel caso non ne aveste mai sentito parlare, negli scorsi anni Apple ha anticipato (per vie poco ufficiali) l’arrivo di una futura “Apple Car” (o iCar), interamente costruita dal brand della mela e destinata ad un mercato premium, completamente elettrica e altamente tecnologica, con la guida autonoma a fare da fulcro dell’interno progetto. Una storia quasi infinita però, tra rumors, indiscrezioni, smentite e voci non confermate. Quello che inizialmente sembrava un progetto interessante e innovativo si è presto trasformato in un susseguirsi di ritardi e poche conferme, tant’è che ad oggi è ancora in discussione l’effettività del progetto.

Cambio di rotta per l’Apple Car

Conosciuta anche come “progetto Titan”, l’auto di Apple ha iniziato a far parlare di sé quasi otto anni fa e, solo recentemente, Bloomberg avrebbe riportato la notizia di un ulteriore cambio di paradigma per il tanto atteso modello. Il progetto avrebbe completamente rivisto a ribasso il suo livello tecnologico, eliminando la guida autonoma dalla lista delle priorità. La guida autonoma, così come intesa dall’insieme delle aziende tech che partecipano allo sviluppo di tali soluzioni, non può essere raggiunta in tempi brevi e, punto ancor più importante, non permetterà un margine di profitto così significativo.

Gli elevati costi di progettazione e sviluppo richiederebbero troppi anni per raggiungere il punto di break even, costituendo così un inizio in forte perdita. Il mercato non è inoltre pronto a recepire una vettura di questo tipo, allungando così i pronostici per il ritorno dell’investimento e scoraggiando la casa di Cupertino dallo sviluppo della vettura. L’apporto tecnologico dovrebbe perciò essere inferiore, con una sofisticata rete di servizi di connettività, intelligenza artificiale e integrazione con le principali app presenti sui dispositivi Apple.

Di conseguenza anche il prezzo è destinato a scendere, sotto ad una soglia psicologica di 100 mila dollari, posizionando la vettura in un mercato decisamente ricco di alternative e riducendo perciò il posizionamento del brand nel settore automobilistico (qualora dovesse realmente entrarci). Secondo sempre Bloomberg però, stabilirà nuovi standard in merito al concetto di guida assistita, offrendo un ausilio alla guida superiore rispetto al resto del mercato e la stessa eccellenza dovrebbe ritrovarsi anche sul software integrato del sistema multimediale, destinato alla gestione a 360° della vettura, il cui processore si vocifera essere chiamato “Denali”.

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