Il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha contattato i brand Byd, Chery, Saic per offrire loro un posto da colosso dell’auto elettrica in Italia
L’Italia corteggia la Cina, e lo fa anche con insistenza. Le auto elettriche sono una delle priorità del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, tant’è che è alla ricerca un nuovo colosso dell’automotive che possa far fronte alle esigenze del Paese, del Governo e del mercato italiano. “Vogliamo migliorare l’attrattività del Paese anche per il settore dell’automotive. In Europa siamo gli unici ad avere un unico produttore (Stellantis, ndr). Abbiamo contatti in corso con diverse case automobilistiche”, ha detto Urso. E in effetti a confermare queste parole sono i diretti interessati: Byd, Chery e Saic.
Il no di Byd, il forse di Chery e Saic
Restano dunque in ballo Chery e Saic con i rispettivi dirigenti che non nascondono un possibile interesse. “Abbiamo intenzione di costruire uno stabilimento in Europa: l’Italia è tra le possibili opzioni”, ha detto Tony WangGang, responsabile marketing del marchio di Omoda. E ancora: “Vogliamo aprire uno stabilimento in Europa: l’Italia è un mercato importante, dove stiamo facendo numeri rilevanti. Paese che è nella short-list degli Stati dove realizzare la fabbrica”, fa eco Andrea Bartolomeo, vice president e country manager di Saic Motor Italy. In attesa delle nozze con uno dei diversi i produttori del Paese del Dragone, agli automobilisti italiani restano gli incentivi e la proposta di una reindustrializzazione dei tantissimi stabilimenti dismessi da Nord a Sud, non solo del settore auto.