MINI

Il ministro Urso a caccia di Case automobilistiche cinesi: la mossa del Governo

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha contattato i brand Byd, Chery, Saic per offrire loro un posto da colosso dell’auto elettrica in Italia

il ministro urso a caccia di case automobilistiche cinesi: la mossa del governo

L’Italia corteggia la Cina, e lo fa anche con insistenza. Le auto elettriche sono una delle priorità del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, tant’è che è alla ricerca un nuovo colosso dell’automotive che possa far fronte alle esigenze del Paese, del Governo e del mercato italiano. “Vogliamo migliorare l’attrattività del Paese anche per il settore dell’automotive. In Europa siamo gli unici ad avere un unico produttore (Stellantis, ndr). Abbiamo contatti in corso con diverse case automobilistiche”, ha detto Urso. E in effetti a confermare queste parole sono i diretti interessati: Byd, Chery e Saic.

Il no di Byd, il forse di Chery e Saic

Al Salone di Ginevra, tornato dopo 4 anni, è l’amministratore delegato di Byd Europe, Michael Shu, in un’intervista all’agenzia Bloomberg a confessare l’interesse dell’Italia: “È vero. Siamo stati contattati dall’Italia ma i rapporti sono cessati dopo che abbiamo scelto l’Ungheria, dove entro il 2027 completeremo la costruzione del nostro impianto a Szeged. Se faremo un seconda fabbrica? Dipenderà dalle vendite. Stiamo facendo buoni progressi, ma è presto per dirlo”. Nessun matrimonio in vista quindi per il momento tra Byd e Italia. Eppure il Governo non si arrende e il lavoro del ministro delle Imprese e del made in Italy e della task force continua, prendendo contatto con tutti i possibili costruttori cinesi.

Restano dunque in ballo Chery e Saic con i rispettivi dirigenti che non nascondono un possibile interesse. “Abbiamo intenzione di costruire uno stabilimento in Europa: l’Italia è tra le possibili opzioni”, ha detto Tony WangGang, responsabile marketing del marchio di Omoda. E ancora: “Vogliamo aprire uno stabilimento in Europa: l’Italia è un mercato importante, dove stiamo facendo numeri rilevanti. Paese che è nella short-list degli Stati dove realizzare la fabbrica”, fa eco Andrea Bartolomeo, vice president e country manager di Saic Motor Italy. In attesa delle nozze con uno dei diversi i produttori del Paese del Dragone, agli automobilisti italiani restano gli incentivi e la proposta di una reindustrializzazione dei tantissimi stabilimenti dismessi da Nord a Sud, non solo del settore auto.

TOP STORIES

Top List in the World