Dopo l'arrivo della Zeekr X, il gruppo cinese completa il ritratto di famiglia in Europa con Lotus, Polestar, Volvo e smart
Quello di Geely non è un nome noto a tutti. Ma se si menzionano i brand che possiede, la musica cambia. Oltre a marchi nuovi e ancora semisconosciuti ai più, come Link&Co o Zeekr, il colosso cinese è infatti proprietario anche di Lotus, Polestar, Volvo e smart (che ora è in joint venture 50-50 con Mercedes). Insomma, la sua presenza in Europa è più consolidata di quel che si possa pensare.
A questo riguardo, con l’arrivo imminente in Italia della Zeekr X, Geely si appresta a offrire sui mercati del Vecchio Continente un SUV per ogni brand con il quale è presente in questa parte di mondo. Di questi, Lynk&Co 01 a parte, sono tutti elettrici. La domanda, dunque, sorge spontanea: hanno senso di coesistere o l’offerta è ridondante? Cerchiamo di capirlo.
Tre piccole; tre personalità
Partiamo dell’ultima arrivata, la freschissima Zeekr X. Nasce sulla piattaforma Geely SEA nella sua variante più compatta. La condivide con altri due modelli, la smart #1 e la Volvo EX30. Le tre auto hanno meccanica simile, ma look e impostazione ben distinti.
La Zeekr X ha un aspetto che strizza l’occhio al futuro, con superfici lisce che si alternano a linee spigolose che caratterizzano l’andamento della finestrata laterale, l’insolito montante D e la forma dei fari, ad “artiglio” davanti e a forte sviluppo orizzontale dietro.
Il SUV smart, dal canto proprio, gioca con forme più morbide, mentre la Volvo più piccola di sempre – con la EX30 la Casa di Göteborg si affaccia in un segmento ancora inesplorato – punta su un design tipicamente scandinavo, pulito ed essenziale.
La smart #1 Pulse: frutto della joint-venture tra Geely e Mercedes
Dentro le differenze si assottigliano, più che altro per il fatto che tutti e tre i modelli puntano su una sorta di eleganza minimalista e si concentrano sulla presenza di un ormai irrinunciabile grande touchscreen centrale.
La Volvo EX30: il SUV più piccolo nella storia del marchio svedese
Due declinazioni del concetto Premium
Geely, come detto, possiede anche Lotus e Polestar. La differenza di impostazione tra i due brand è storicamente chiara. Lotus ha una vocazione smaccatamente sportiva, mentre Polestar, da quando si è staccata da Volvo diventando una Casa “indipendente”, punta più su concetti di ecologia, sicurezza ed efficienza.
Così la Lotus Eletre, primo SUV della Casa di Hethel, ha forme slanciate e muscoli ben in vista su una carrozzeria che supera i 5,1 metri di lunghezza. A listino è presente in tre versioni – Eletre, Eletre S ed Eletre R – con prezzi rispettivamente di 98.490, 124.090 e 154.890 euro. Le prime due hanno una potenza di 603 CV, con la terza, addirittura, di 905 CV.
Polestar, dal canto proprio, con la Polestar 3, presenta un SUV da 4,9 metri disponibile in due versioni (Long Range AWD e Long Range Performance AWD) che hanno 490 e 517 cavalli e 610 e 560 km di autonomia. Restando in tema di SUV di fascia alta, c’è da ricordare che Volvo ha a listino anche la EX90, sostituta esclusivamente elettrica della storica XC90: 5,04 metri di lunghezza, potenze comprese tra i 280 e i 517 CV e prezzi a partire da 85.250 euro.
Anche Polestar si cimenta nel mondo delle vetture a ruote alte
La guerra dei cloni?
Tirando le somme, i SUV elettrici del gruppo Geely sembrano avere ognuno un proprio posizionamento sul mercato dato da prezzo, dimensioni e impostazione. Alcuni (per forza di cose) sono più simili e confrontabili, altri sono più originali.
Per ora, nel complesso, si piazzano su due fasce di prezzo, quella tra i 35.000 e i 50.000 euro e quella “over” 80.000. In mezzo c’è ancora spazio per declinare ulteriormente la gamma. Poi, se il mercato risponderà positivamente o meno di fronte a quest’offerta, è ancora in buona parte da vedere.
Fotogallery: Foto – Volvo EX30 (2023)
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