#11 Monster Energy Honda: Jose Ignacio Cornejo Florimo
Il pilota cileno è stato costantemente nelle posizioni di vertice nella speciale odierna, ma è stato al km 342 che ha preso il comando delle operazioni, non lasciandolo più fino alla conclusione del tratto cronometrato.
Alla fine Cornejo l’ha spuntata di 6’35” nei confronti del campione del mondo Luciano Benavides, che con la sua Husqvarna aveva comandato per circa un centinaio di chilometri. Il gap tra i due però è stato reso così ampio dai 4’14” di abbuoni che il pilota sudamericano si è guadagnato aprendo la pista per buona parte del tragitto.
Le Honda si sono messe particolarmente in evidenza in questa seconda tappa, con Pablo Quintanilla che ha mancato la seconda posizione per appena 13 secondi e Ricky Brabec che si è piazzato quarto, favorito anche da ben 5’44” di abbuoni. Del resto, lui, Cornejo e Branch sono stati insieme per buona parte della giornata.
Nella generale è quindi un terzetto di moto giapponesi ad inseguire la Hero di Branch, con Brabec e Quintanilla che però sono in ordine invertito in terza ed in quarta posizione, staccati rispettivamente di 6’50” e di 15’30”. Grazie al secondo posto di oggi, Luciano Benavides completa invece la top 5 della generale, staccato di 17’33” con la sua Husqvarna.
Il sesto tempo di tappa piazza la GasGas di Sam Sunderland in settima posizione nella generale, con poco più di 18 minuti di ritardo. Il britannico resta di circa un minuto alle spalle del compagno di squara Daniel Sanders, oggi rimasto fuori dalla top 10. Detto del decimo posto di Barreda, nella generale poi tra lui e Sunderland troviamo poi altri due uomini di classifica come Toby Price ed Adrien van Beveren.
Per ora sta faticando invece il vincitore dell’edizione 2023, l’argentino Kevin Benavides, che però è arrivato in Arabia Saudita non al 100% della condizione fisica a causa degli infortuni rimediati negli ultimi mesi. Oggi il pilota della KTM ha accusato oltre 20 minuti e nella generale resta quindi fuori dalla top 10.
Gli è comunque andata meglio rispetto ad altri protagonisti delle prime due giornate. Per lo spagnolo Lorenzo Santolino la gara è finita dopo appena 17 km, quando la sua Sherco lo ha lasciato a piedi con un problema tecnico. Noie meccaniche anche sulla Kove di Mason Klein, che ieri aveva sfiorato la vittoria di tappa. Lo statunitense è riuscito a riprendere la sua marcia, ma ha perso oltre due ore, quindi i suoi sogni di gloria dovrebbero già essere finiti.