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Stellantis, alleanza con Leapmotor. Le auto cinesi in vendita in Italia

stellantis, alleanza con leapmotor. le auto cinesi in vendita in italia

Se non puoi batterli, alleati a loro. Detto e fatto, Stellantis porterà e venderà auto cinesi in Europa e non solo. “Appena 7 mesi dopo l’annuncio abbiamo il closing dell’accordo vincolante fra Stellantis e Leapmotor, che era stato firmato a ottobre. Ora entriamo nella fase operativa”, ha annunciato Carlos Tavares, amministratore delegato del supergruppo nato da Psa e Fca a inizio 2021. La novità è stata resa nota ieri, in una conferenza stampa congiunta con Zhu Jiangming, fondatore e ceo del produttore cinese. A ottobre 2023 Stellantis era diventata azionista strategico di Leapmotor con un investimento da 1,5 miliardi di euro, acquisendo una partecipazione di circa il 20%, per arrivare alla costituzione di Leapmotor International, una joint venture 51-49 guidata da Stellantis, con diritti esclusivi per l’esportazione, la vendita e la fabbricazione dei prodotti Leapmotor al di fuori della Cina. Ed è proprio la jv ad essere ormai operativa.

Da settembre, terminata la fase di omologazione, i veicoli elettrici del gruppo di Hangzhou cominceranno a essere venduti in Europa. “Inizieremo portando Leapmotor in nove Paesi, compresa l’Italia, la Francia, il Belgio, la Spagna e il Portogallo. Il piano sarà supportato da almeno 200 punti vendita”, ha detto Tavares durante la conferenza stampa. “Dal quarto trimestre entreremo anche in altre regioni importanti, ovvero Sud America, regione cruciale per Stellantis, poi procederemo con Medio Oriente e Africa, quindi con India e Asia Pacifico”. Inizialmente saranno importati due modelli. A partire dal Suv C10 (autonomia 420 chilometri), che secondo Zhu dovrebbe fare concorrenza alle berline Tesla e dalla compatta T03, vettura a cinque porte per l’utilizzo urbano, con autonomia di 265 xchilometri e prezzo intorno ai 20mila euro. In un primo tempo si era ventilato che la T03 potesse essere prodotta nello stabilimento Stellantis di Tichy, in Polonia, o a Mirafiori, ma il ceo del gruppo non ha voluto precisare se e dove la piccola di Leapmotor sarà costruita. Dipenderà soprattutto da che impatto avrà sul mercato europeo. “Il lancio sarà condotto in modo potente e aggressivo, ci aspettiamo una spinta significativa alle vendite di Leapmotor fuori della Cina”, ha spiegato Tavares. Per adesso non si parla di produzione, che comunque a tendere rientra nei piani, ma di importazione e distribuizione, oltre all’assistenza post-vendita. Tavares ha sempre parlato in termini allarmistici dell’arrivo della concorrenza cinese in Europa, basata su una competitività di prezzo molto complicata da affrontare per le case europee. Ieri ha ribadito che la corsa è comunque in atto e che non ci sono molte scelte. “Quest’anno le case cinesi conquisteranno almeno il 10% del mercato europeo. È un processo ormai avviato, non possiamo fermarlo. Possiamo solo inserirci in questa dinamica e lo facciamo grazie a Leapmotor”.

A chi gli chiedeva se la joint venture con Leapmotor non sia in realtà un cavallo di Troia per agevolare l’invasione di auto elettriche cinesi in Europa, Tavares ha risposto che “i cinesi arriverebbero lo stesso. Con la joint venture possiamo sfruttare la situazione a nostro vantaggio”.

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