La Huayra R Evo si unisce ad Arte in Pista, l’esclusivo programma riservato ai possessori di track Hypercar
Ci sono auto nate per la città, per il fuoristrada o per tanti altri tipi di utilizzo, compresa la pista. Chi può permettersi una hypercar da milioni di euro molto spesso fa anche parte di club esclusivi che qualcuno definirebbe “da sogno”. Il programma Arte in Pista di Pagani è uno di questi ed ora si amplia con l’arrivo di una novità a cielo aperto: la Huayra R Evo.
Emozioni a cielo aperto
Il “tetto”, dice Horacio, e il tetto una volta non c’era. I piloti erano esposti alle intemperie mentre cercavano di vincere una gara. L’ispirazione sul design della Huayra R Evo è venuta da lì, dal ricordo del passato osservando il presente. Horacio Pagani in persona racconta che l’idea è nata in occasione di una gara Formula Indy a Nashville.
Ha osservato come erano fatte le celebri monoposto aperte e dotate di Aeroscreen e ha pensato di “creare una vettura con avvolgenti superfici in policarbonato e con la possibilità di togliere i due tettucci per sentire ancora di più il fascino dell’aria e il suono del V12 aspirato”. Il risultato, dopo due anni di intenso lavoro anche con i partner Pirelli e Brembo, è un’evoluzione della Huayra R con un pizzico di fascino anni ‘60 e ‘70.
Il cuore è un V12-R Evo da 900 CV
Un obiettivo che per i tecnici di HWA AG e Pagani si raggiunge con un incremento di potenza e altri componenti fondamentali, come il collettore di aspirazione, corredato da un nuovo design delle trombette e nuovi alberi a camme al fine di ottimizzare il delicato processo di aspirazione.
Il cambio sequenziale a sei rapporti è progettato in collaborazione con HWA AG e dedicato alla famiglia Huayra in versione da pista. Attuato da una frizione racing a 3 dischi in metallo sinterizzato, il cambio a innesti frontali garantisce un’efficienza di attrito del 95%, offrendo massima precisione in inserimento di marcia, tempi di cambiata estremamente ridotti e un peso complessivo di appena 80 kg (176 lb).