L’Annuario Statistico dell’Aci conferma come il parco auto italiano sia sempre più vecchio con un’anzianità media di 13 anni.
L’Italia non è un paese per auto giovani. Che il parco automobilistico italiano non fosse tra i più giovani d’Europa era risaputo, così come che le vetture più inquinanti, nel Belpaese, non hanno ancora smesso di circolare del tutto. Ma adesso è arrivato anche il consueto Annuario Statistico dell’ACI a confermarlo. Il compendio, che riporta alcune delle statistiche più importanti sul mondo a quattro ruote, evidenzia infatti come l‘anzianità del parco auto circolante sia ormai prossima ai 13 anni.
Questo non solo significa che gli italiani non possono permettersi una vettura nuova così spesso come in altri Paesi, dove l’età media è molto più bassa, ma anche che a circolare sono vetture che hanno una soglia di emissioni nocive più alte che in altre nazioni d’Europa.
L’Italia è un paese per auto vecchie
Il parco auto, inoltre, è anche cresciuto di numero: sono circa 41 milioni le vetture in circolazione sulle strade italiane, 700 mila in più rispetto al 2022. Il dato, unito ad una popolazione pressoché costante, porta l’Italia ad avere un rapporto autovetture/popolazione residente sempre più alto e pari a 693 auto ogni 1000 abitanti. Se si considera, invece, il totale dei veicoli il rapporto è di 929 ogni 1.000 abitanti. Che rappresentano i due indici più alti in Europa. In Italia, quindi, circolano più auto che in ogni paese del Vecchio Continente in rapporto al numero di persone, ma sono anche tra le più vecchie. Non certo il migliore degli scenari.
Scorrendo l’Annuario, poi, si evidenzia anche come le iscrizioni al Pra siano state poco meno di 1,6 milioni, un numero ancora lontano dalla prima decade del 2000, quando si superavano senza difficoltà i due milioni di veicoli, ma anche degli ultimi anni pre pandemia, quando si arrivava a circa 1,9 milioni. Se però si depura il dato dalla radiazioni, pari a meno di 1 milione, la domanda netta di auto risulta in crescita di circa 600.000 unità. La buona notizia arriva proprio dalle radiazioni; l’anno scorso, infatti, l’età media dei mezzi radiati è stata di 18 anni e sei mesi, in aumento di quattro mesi rispetto al 2022.
Cresce, infine, anche la spesa per l’auto: nel 2023, gli italiani hanno sborsato più di 159 miliardi di euro, per una crescita del 7,9%, di cui 49 miliardi per acquisto e ammortamento, 42 miliardi per il carburante e oltre 28 miliardi per manutenzione e riparazione. La spesa media, quindi, è stata di poco inferiore ai 3.900 euro. Vale a dire 200 euro in più rispetto al 2022.
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