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Alfa Romeo – Giulia e Stelvio 2026: il futuro su Stla Large

alfa romeo – giulia e stelvio 2026: il futuro su stla large

Alfa Romeo – Giulia e Stelvio 2026: il futuro su Stla Large

Le Alfa Romeo Giulia e Stelvio avranno delle eredi, su questo non ci piove. E non piove nemmeno sul fatto che saranno elettriche e che per vederle bisognerà aspettare qualche anno: si parla di 2025 o, più probabilmente, 2026. Si baseranno, come tutte le future segmento D del gruppo Stellantis, sulla piattaforma Stla Large che, guardacaso, verrà impiegata per assemblare nuovi modelli nella fabbrica di Cassino, dove già oggi nascono le due vetture del Biscione. Pare dunque estremamente probabile (se non praticamente scontato) che le future Alfa Romeo Giulia e Stelvio nasceranno in Italia, proprio nello stabilimento laziale.

800 km d’autonomia e ricarica rapida. Fin qui, però, non c’è nessuna grande anteprima, anzi. Così come non sono di certo nuove le informazioni tecniche sulle due vetture: le nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio saranno proposte sia con trazione posteriore, sia in versione 4×4, con uno, due o tre motori elettrici. Il telaio d’acciaio integrerà tra i due assi, al di sotto dell’abitacolo, una batteria agli ioni di litio da oltre 100 kWh: le nuove Giulia e Stelvio “base” monteranno accumulatori da 101 kWh, mentre le versioni al vertice dell’offerta arriveranno a 118 kWh, per autonomie che Stellantis promette essere attorno agli 800 chilometri. L’architettura sarà a 800 volt e consentirà tempi di ricarica contenuti, con un 20-80% in circa 18 minuti: i motori, invece, dovrebbero avere potenze comprese tra i 350 e gli 800 cavalli complessivi, come confermato direttamente da Jean-Philippe Imparato.

Stesso sangue (e sound) Maserati? Quello che è interessante analizzare, tuttavia, è la probabile consanguineità (che andrà ben oltre alla parentela tecnica odierna) fra i due modelli del Biscione e altrettante Maserati. Si è parlato dell’utilizzo sulla futura Giulia “da 1.000 cavalli” (che non avrà 1.000 cavalli: probabilmente, questo numero si riferisce alla potenza installata, quindi la somma matematica dei tre motori, senza tenere conto dei colli di bottiglia della batteria) di tecnologie derivate dalla GranTurismo Folgore. Tra queste potrebbe esserci anche il generatore sonoro portato al debutto dalla GT di Modena: sempre presente dal momento dell’accensione, è pensato per fornire un’esperienza d’utilizzo più coinvolgente. E visto il Dna del “Cuore sportivo” non ci sarebbe da meravigliarsi se pure ad Arese abbiano intenzione di sviluppare una firma sonora dedicata alle nuove elettriche.

Pure francesi e tedesche nasceranno in Italia? Anche altre soluzioni tecniche della Maserati GranTurismo verranno probabilmente impiegate in versione rivista e adeguata sui vari modelli che si baseranno sulla Stla Large, quindi non solo versioni sportive. Tra questi, oltre a Giulia e Stelvio, ci saranno anche le Maserati Ghibli e Grecale di nuova generazione, oltre alle eredi di Quattroporte e Levante e alla nuova ammiraglia del Biscione le cui forme sono ancora da definire. Senza dimenticare francesi e tedesche, con berline e grandi Suv dei marchi Peugeot, DS e Opel. Non è dunque da escludere che oltre alle italiane del cluster Premium, nell’ottica della razionalizzazione della produzione la fabbrica di Cassino possa essere insignita anche dell’assemblaggio di modelli esteri. Staremo a vedere.

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