Alfa Romeo Junior 2024
Le polemiche del ministro Urso
Dopo la presentazione dell’Alfa Romeo Milano, avvenuta in anteprima il 10 aprile, il ministro Urso aveva espresso tutto il proprio disappunto sul fatto che un’auto chiamata Milano venisse prodotta in Polonia. A questo si aggiungerebbe, a parere del ministro, anche un problema legale: ovvero una legge italiana del 2003, che ha istituito il concetto di “Italian Sounding“, che vieterebbe di usare un nome come “Milano” per una vettura che viene prodotta all’estero, in quanto fornirebbe indicazioni fuorvianti ai consumatori, in riferimento alle indicazioni geografiche.
La decisione di cambiare nome alla Milano
Un appunto, quello secondo cui il nome Milano sarebbe fuori legge, al quale Alfa Romeo, sottolineando tutta la propria convinzione sul fatto che la denominazione Milano non violi alcuna legge, risponde clamorosamente e in modo inatteso, ovvero decidendo di cambiare il nome del suo SUV. Dimenticatevi dunque il nome Milano, il nuovo modello del Biscione si chiama Alfa Romeo Junior.
Imparato ha anche spiegato di aver ribadito agli esponenti del governo italiano di come il nome Milano, scelto per il nuovo SUV di Alfa Romeo, fosse un tributo alla città dove è nato il marchio e che fosse perfettamente legale, ricordando come il nome di un’auto non è un’indicazione della sua origine geografica e di come ai consumatori vengono fornite in modo chiaro le indicazioni sul fatto che la vettura fosse prodotta in Polonia.
Il nome Junior
Tuttavia, per spegnere le polemiche e per il quieto vivere, condizione necessaria affinché Alfa Romeo possa concentrarsi esclusivamente sul business, i vertici del Biscione hanno deciso di chiudere la questione cambiando nome alla nuova auto, optando per Junior, nome apparso nella storia del Biscione nel 1966 con la GT 1300 Junior, e anch’esso tra le principali denominazioni scelte dagli appassionati che qualche mese fa avevano alla fine fatto prevalere il nome Milano.