Quali sono le differenze tra la Milano e la 75? Le evidenzio in questo video insieme a una splendida 3.0 V6 Quadrifoglio Verde
E’ tempo di parlare di Milano e… no, non mi riferisco al nuovo crossover di Alfa Romeo, ma ad una 75 che viene da lontano.
E adesso, sapendo che un mio amico ne possedeva una, potevamo non parlarne. Ovviamente no.
Motore, targa e colore giusti!
Il mio amico Fabio ha trovato questo esemplare ad Auto&Moto d’Epoca di Padova: correva l’anno 2020 e ancora la nuova Milano (che si sarebbe potuta chiamare anche Brennero) non era sulla bocca di tutti.
Il motore busso 3.0 V6 da circa 188 CV, il colore Rosso pastello “doppio strato” e la targa originale “PD”, per un padovano doc, sono stati un irresistibile biglietto da visita… ed ecco che questa Milano telaio “00039” – mai esportata negli USA e rimasta sempre in Italia – è finita nel garage di un vero appassionato di belle automobili con le quali, tra l’altro, ci corre spesso e volentieri, in pista e nei rally.
Differenze con la 75, fuori…
i paraurti per esempio sono specifici e in Italia sarebbero arrivati solo nel 1987, immancabili poi sono le classiche “corner lamps” americane, ovvero le luci di posizione al posto delle nostre frecce e indicatori di direzione anteriori nel paraurti, senza contare la terza luce stop al posteriore.
A conferma delle diverse necessità amaricane, la Milano vanta un serbatoio più grande da 67 litri e non da 49 litri come sulla 75, questione che però implica che capacità del bagagliaio da 500 litri della 75 scenda ai 300 litri della Milano.
…e dentro!
All’interno ovviamente l’ambientazione è tipicamente “75”, con questo esemplare che, essendo un Quadrifoglio Verde 3.0 V6 al top della gamma, vanta anche i sedili Recaro, vetri elettrici (anteriori e posteriori) specchietti elettrici e volante a 3 razze.
Tutto molto bello… ma se volete vedere (e sentire) la prima Alfa Romeo Milano – con tutto il rispetto per la nuova – fate play sul video in cima a questa pagina.