Compatta e piacevole da guidare, la Giulietta Sprint è entrata nelle corde emotive della gente, con il suo carisma davvero speciale.
Il tempo passa anche per le dive. Sono trascorsi 70 anni dal debutto dell’Alfa Romeo Giulietta Sprint, che prese forma il 21 aprile 1954 al Salone di Torino. Quella vettura ha accompagnato i sogni di molti appassionati. Ecco perché l’appellativo di “Fidanzata d’Italia”, affibbiato alla famiglia cui appartiene, non stupisce più di tanto, essendo una rappresentazione plastica della realtà.
Numerosi gli eventi organizzati in giro per il mondo dai club del “biscione”, in onore dell’importante ricorrenza anagrafica che ha raggiunto. C’è pure un logo celebrativo, disegnato dal centro stile della casa milanese, per raccogliere sotto un unico ombrello i diversi appuntamenti a tema. Previsto il coinvolgimento di tantissimi appassionati e collezionisti.
Il tributo ufficiale alla Giulietta Sprint
Anche il Museo Alfa Romeo renderà il suo doveroso tributo d’affetto alla Giuletta Sprint, con diverse iniziative in programma per la giornata di domenica 2 giugno. Di particolare rilievo la parata delle vetture, ma anche la conferenza backstage, con l’intervento di qualificati relatori, darà modo di vivere momenti di grande intensità emotiva, con un prezioso tuffo nella storia dell’auto e del nostro paese.
Nella stessa data, all’interno degli spazi museali sarà inaugurata la mostra “Giulietta. Fidanzata d’Italia“, che ripercorrerà le tappe principali e le diverse versioni di una delle vetture più iconiche della sua epoca. La medesima cornice ambientale farà da sfondo all’arrivo del “Tour 70° anniversario” organizzato dal Registro Italiano Alfa Romeo.
Sotto il cofano anteriore esprimeva le sue danze un motore a 4 cilindri, da 1290 centimetri cubi, in grado di erogare 65 cavalli di potenza massima, a 6000 giri al minuto. Anche se la scuderia non era da corsa, le prestazioni potevano essere paragonate a quelle di vetture di categoria superiore. La Sprint, nella versione “Veloce”, più leggera e potente coi suoi 90 cavalli, fece proprio il successo di classe alla Mille Miglia del 1956 e mise a segno innumerevoli vittorie sui campi di gara di tutto il mondo.
Foto Alfa Romeo