Caterham – Project V, la svolta elettrica vista da vicino
Know-how italiano. Perché all’Italdesign? Per il semplice motivo che la famosa azienda fondata da Giorgetto Giugiaro, che oggi conta oltre mille dipendenti e che dal 2015 appartiene a tutti gli effetti al Gruppo Audi-Volkswagen, ha curato la realizzazione della showcar. In attesa, eventualmente, di ricevere la commessa relativa all’ingegnerizzazione della futura versione definitiva. Entrando all’Italdesign, che si sta ulteriormente ampliando (un buon segno, per una nostra sicura eccellenza), facciamo conoscenza dunque con la Project V, svelata in occasione dello scorso Festival of Speed di Goodwood: un passaggio epocale per un marchio da sempre focalizzato su auto essenziali da track day. La coupé, disegnata dal giovane e talentuoso Chief designer francese Anthony Jannarelly, ha diverse primizie assolute: carrozzeria chiusa, alimentazione elettrica e un abitacolo ben più accogliente di quello di qualsiasi progenitrice. Il prezzo? Quello europeo, per ora assolutamente indicativo, partirebbe da 80.000 sterline. Poco più di 92 mila euro al cambio attuale.
Anima da GT. Già, perché coupé? Risponde Jannarelly: “Kazuho Takahashi, ceo di VT Holdings (proprietario del marchio Caterham, ndr) è un grande fan della Lotus Elan e nel suo discorso ha detto che c’era l’opportunità di utilizzare un’architettura coupé per una nuova, compatta GT elettrica”. La concept, che al 90 percento prefigura il modello di serie che potrebbe arrivare sul mercato nel 2026, colpisce per le sue (poche), semplici linee tondeggianti, da elegante e attillata GT. Nella parte superiore spiccano i parafanghi (molto sinuosi all’avantreno) e il padiglione, che digrada con decisione verso la coda tronca: quest’ultima, presenta uno spoiler integrato nel bordo del cofano e avrà un ampio diffusore. La linea diventa più grintosa nel muso prominente, nei gruppi ottici ellissoidali e nell’andamento dei parafanghi che si fanno portiere, oltre che nella parte inferiore con tinta a contrasto, per evidenziare il corredo aerodinamico. Lo stesso designer ci conferma la proficua collaborazione avuta con i tecnici e i modellisti della Italdesign, veri artisti nella definizione delle forme, soprattutto nei passaggi più difficili, come sulle porte e in alcuni dettagli della coda. E la taglia della Project V? Compatta, ma non piccola: la concept, infatti è lunga 4,26 metri, larga 1,89 (ma forse, nella versione definitiva, perderà un paio di centimetri per lato, per questioni di omologazione in certi mercati) e alta 1,23, con un passo di 2,58 metri. I cerchi sono da 19 pollici all’avantreno (con pneumatici 235/35) e da 20 dietro (285/30).
Tuttodietro. Ok, c’è la svolta elettrica, ma la Caterham ha sempre difeso i suoi pilastri: leggerezza e piacere di guida estremo. Tutto (o quasi) dipenderà dalla massa dell’auto, per la quale la Casa si pone l’obiettivo dei 1.190 chili in configurazione 2+1. Risultato che dipenderà dalla tecnologia e dalla leggerezza del pacco batterie che verrà adottato, perché la scocca sarà invece di fibra di carbonio e alluminio composito, con carrozzeria di materiale composito. Grazie ai due pacchi batteria da progetto, la Caterham punta ad avere un baricentro molto basso e un’ottimale distribuzione dei pesi tra i due assi. La nuova piattaforma, nata per l’alimentazione elettrica, avrà un motore posteriore sincrono a magneti permanenti (impianto da 400 V) da 272 cavalli, con trazione sull’assale posteriore. E a garanzia del piacere di guida ci saranno anche le sospensioni meccaniche (regolabili) a doppi bracci oscillanti. Interessanti le prestazioni, con lo 0-100 risolto in meno di 4,5 secondi e una velocità massima di 230 km/h. Il pacco batteria sdoppiato da 55 kWh dovrebbe garantire un’autonomia di 400 chilometri, con la possibilità di ricaricare in corrente continua anche da colonnine da 150 kW. Ora non resta da vedere come verrà sviluppato il progetto (e dove verranno prodotte le vetture di serie) e quali specifiche finali avrà, in vista del lancio del modello.