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Vademecum per automobilisti dai periti delle assicurazioni

vademecum per automobilisti dai periti delle assicurazioni

Vademecum per automobilisti dai periti delle assicurazioni

(ANSA) – ROMA, 14 APR – Arriva il vademecum dei periti assicurativi per i consumatori per orientarsi nel mare magnum dei costi che interessa le prestazioni della categoria.

Si tratta di indicazioni puntuali – spiega l’associazione Aiped, associazione Italiana Periti Estimatori danni – pubblicate sul sito, con le singole prestazioni e i compensi relativi alle varie categorie di esperti di infortunistica stradale.

Le indicazioni perché “nonostante le numerose richieste e i ripetuti appelli rivolti a governo e Parlamento, in tema di perizie assicurative e infortunistica stradale, mancano ancora in Italia parametri di riferimento per la determinazione dei compensi professionali dei periti. La situazione dei periti assicurativi è del tutto paradossale – spiega Aiped – I professionisti del settore, pur essendo iscritti nel ruolo non dispongono di un organismo rappresentativo assimilabile ad un ordine. La recente questione dell’equo compenso ha fatto riaffiorare la difficoltà di difendere il diritto ad un compenso dignitoso di fronte alle committenze forti che tutt’oggi, specie nel comparto Rc auto, continuano a imporre convenzioni capestro, in quanto i periti assicurativi sono stati esclusi dalla riforma”.

“Nel caso di periti assicurativi estimatori in ambito di rami diversi o di esperti ricostruttori di sinistri stradali, la mancanza di riferimenti nella determinazione dei compensi potrebbe essere attutita dal ricorso a tariffe/parametri solitamente utilizzati dai professionisti in base alla rispettiva qualifica o specializzazione (geometri, periti industriali, ingegneri, ecc.): ugualmente però si sconta la mancanza di criteri univoci dovuta alla specificità della materia trattata, ossia il vasto campo dell’infortunistica stradale – spiega il presidente Luigi Mercurio – Appare evidente non solo la necessità di fornire un valido supporto ai professionisti del settore nel rafforzare il proprio potere negoziale in sede di determinazione del compenso per la propria opera, ma anche l’esigenza di tutelare la trasparenza rispetto al committente-consumatore medio che non sa orientarsi nella scelta del professionista da cui farsi seguire, perché potrebbe non avere alcuna idea sui possibili compensi della sua prestazione”. (ANSA).

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