[email protected]_Nuovo California, l’iconico camper diventa ibrido plug-in_qual-e-la-soluzione-migliore-per-ricaricare-l-auto-elettrica-scaled-1
Basta guardare l’articolo 37 del decreto legge “coesione” per andare a vedere da dove arrivano le coperture finanziarie per la misura varata dall’ultimo Consiglio dei ministri. Sono stati presi 130 milioni di fondi stanziati per il 2024 dal vecchio dpcm, quello che regola i sussidi in vigore solo per l’elettrico e le ibride plug-in.
Il nuovo sistema che debutterà, quello studiato da Urso e che porterà i sussidi fino a 13.750 euro per chi ha una vettura da rotttamare e un Isee sotto i 30 mila euro, utilizzerà quindi le risorse residue 2022-2023 e 310 dei 450 milioni dei soldi ad oggi disponibili del 2024. E poi hanno preso 250 milioni direttamente dal fondo automotive. Fondi che non sono ancora state ripartire e che si sarebbero dovute usare dal 2025 in poi. Soldi che, nelle previsioni del governo Draghi, dovevano servire per gli incentivi all’acquisto e per il sostegno delle politiche industriali. Tagliati pure 20 milioni di risorse per sostenere l’acquisto di infrastrutture di ricarica a uso domestico stanziati per il 2022 e 2023.