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Mercedes ha fretta: a Monaco con altre novità?

Si può essere soddisfatti di un sesto e di un settimo posto? Ovviamente no? Si può sorridere per un gap dalla vetta di 35 secondi che significano, facendo un calcolo rapido e molto approssimativo, sette-otto decimi al giro dal mattatore (a fatica) Max Verstappen? Chiaramente no. Ma Mercedes va comunque via da Imola con qualche flebilissima speranza di averci capito qualcosa in più della recalcitrante W15.

Quelli di Brackley hanno portato un piccolo pacchetto di upgrade in terra italiana che pare aver  funzionato. O che quantomeno è andato in linea con le attese. Insomma, qualcosa che ha detto che ciò che si è osservato al simulatore è stata riscontrabile anche in pista. Cosa non proprio scontata visti gli ultimi fallimenti correlativi. Che poi è il vero motivo per il quale Mercedes non ci sta capendo un tubo di questa era tecnica.

Il pacchetto aerodinamico pare abbia portato qualche punto aggiuntivo di carico aerodinamico. Ma il vero obiettivo non era solo questo. James Allison e i suoi puntavano a rendere più semplice trovare un migliore equilibrio tra curve veloci e lente. 

mercedes ha fretta: a monaco con altre novità?

Lewis Hamilton a Imola

Toto Wolff, commentando le prestazioni della vettura, ha detto che questo piccolo step evolutivo ha portato a un progresso compreso tra 0,1 e 0,15 secondi. Ma non è il cronometro a “pesare” bensì la fiducia nel trovare le giuste soluzioni. Il pacchetto Imola, in parole semplici, è una base dalla quale impostare finalmente un programma di sviluppo prestazionale per provare a limitare il distacco dai rivali.

La McLaren dimostra che alcune parti condivise funziono. Power unit, trasmissione e sospensioni posteriori sulla MCL38 fanno un lavoro egregio, cosa che dà speranza alla Mercedes di rientrare – o di provare a farlo – nel gruppo che guida le operazioni. 

A Brackley ritengono che la W15 abbia una piattaforma più versatile della W14. Il che sta a significare che i margini di sviluppo sono potenzialmente più ampi. Finora si è operato per fissare i problemi con una migliore comprensione degli stessi. Da questo momento si può puntare a crescere in termini di velocità. 

L’architettura della W14 ostacolava in parte l’aerodinamica. Cosa che non dovrebbe succedere col modello 2024. La base concettuale della W15 è più convenzionale per quanto riguarda il telaio che ha abbandonato le forme a zero sidepod che erano un vincolo nel provare a battere altre strade aerodinamiche.

In virtù di questa virtù (ci sia consentito il gioco di parole) la Mercedes non vuole perdere tempo. Già a Monte Carlo potrebbe infatti introdurre un pacchetto inizialmente previsto per il Gran Premio del Canada che si terrà a Giugno a Montreal. 

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George Russell a Imola

Monaco non è un tracciato del tutto idoneo a validare le novità ma quando c’è fretta non si bada al dettaglio. Anche l’anno scorso la W14 “B” si fece vedere per la prima volta tra i muretti del Principato. Anche se va detto che il debutto era previsto per Imola, ma l’annullamento della gara costringe al rinvio. 

Stavolta si prova a giocare d’anticipo in una stagione alla quale Mercedes non chiede coppe e gloria, ma una linea da seguire per evitare che anche il 2025 si trasformi in un campionato amorfo in cui si guardano gli altri divertirsi.   

In ogni caso, una W15 più sincera nei comportamenti e prevedibile potrebbe essere un’arma potente tra i guard rail rivieraschi. Perché se da quelle parti manca la fiducia le prestazioni non arrivano…

Crediti Foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team

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