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Peugeot 605 (1989-1999), la classica del futuro

La Peugeot 605 nasce "sfortunata" e poi viene usata da Mikhail Gorbaciov, Hosni Mubarak e Papa Giovanni Paolo II

peugeot 605 (1989-1999), la classica del futuro

Ci sono modelli ancora in circolazione, magari da oltre 20 anni, che un giorno potrebbero essere auto d’epoca. Pensiamo alla Peugeot 605, presentata nel luglio 1989 come erede della 604.

Avrebbe dovuto essere disegnata da Pininfarina, ma la collaborazione non andò in porto, sebbene ci sia un accenno alle linee Pininfarina sulle fiancate, che un po’ ricordano la Alfa Romeo 164.

Un debutto sfortunato

La 605, che condivide la piattaforma con la Citroen XM, è lunga 4,72 metri e sostituisce la 505, tuttavia il 6 iniziale nel nome serve ad identificarla come top di gamma Peugeot dell’epoca. A livello di design si notano somiglianze con la Peugeot 405 (anch’essa disegnata da Pininfarina), la cui sezione frontale è simile allo studio Oxia del 1988.

Con il suo equipaggiamento completo (servosterzo variabile avanzato, sedili elettrici riscaldati, sospensioni controllate, OBD e molto altro), la 605 stabilisce un record per la lunghezza dei cablaggi e questo nei primi mesi di vita fa emergere alcuni problemi, in particolare per quanto riguarda le funzioni elettriche (come la Citroen XM). 

Peugeot 605 (1989-1999)

Il buon inizio delle vendite della grande Peugeot va in fumo e la casa cerca di correggere la situazione quando ormai è troppo tardi: l’etichetta di auto problematica le rimane addosso e l’auto non decolla. 

A metà del 1994 vengono introdotti di serie gli airbag, i pretensionatori delle cinture di sicurezza e la protezione dagli impatti laterali; poi all’inizio del 1995 Peugeot ridisegna la parte anteriore e posteriore della 605 dotandola di fari più grandi e luci posteriori più scure.

Gli interni della Peugeot 605 (1989-1999)

L’auto del Presidente

La versione più potente della 605 è quella con motore V6 da 3,0 litri, 24 valvole e 147 kW (200 PS). Il cosiddetto “Europa-V6” PRV, sviluppato insieme a Renault e Volvo, è disponibile anche nella versione a 12 valvole e 167 CV. La scritta SV24 nella parte posteriore e le speciali ruote da 16 pollici sono caratteristiche chiaramente riconoscibili del modello di punta.

A partire dal 1997, entrambi i motori vengono sostituiti da un 3.0 V6 con cinghia di distribuzione che eroga 190 CV. La 605 monta anche un turbodiesel a camera d’aria da 2,1 litri con intercooler, che produce 80 kW (109 PS), e successivamente un turbodiesel da 2,5 litri con 95 kW (129 PS). Tra gli altri motori, un benzina turbo da 2,0 litri con 108 kW (147 PS) e il propulsore a benzina ad aspirazione naturale con la stessa cilindrata e 89 kW (121 PS).

Nel 1991, la 605 con un V8 da 4,0 litri e 380 CV rimane solo un prototipo. Nello stesso anno, l’Eliseo acquista una Peugeot 605, ampliata e blindata dall’azienda bretone Labbé, poi diventata Centigon. La 605 presidenziale è dotata di un motore V6 da 167 CV e presenta una blindatura in acciaio ad alta resistenza e finestrini realizzati con un mix di vetro antiproiettile e policarbonato.

Tutto ciò si riflette sul peso: 2.500 kg, ovvero 1.000 kg in più rispetto al modello standard 605 V6. La berlina è utilizzata principalmente dai capi di Stato in visita in Francia, come Mikhail Gorbaciov, Hosni Mubarak e Papa Giovanni Paolo II.

Nel settembre 1999, dopo esattamente 254.461 unità, Peugeot cessa la produzione della 605 e il modello successivo viene lanciato nella primavera del 2000 con il nome di 607.

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