Peugeot riparte dal Django
Sul primo fronte, però, l’attenzione è tutta sul Django. Che viene rilanciato in modo importante e mira a diventare quasi un brand autonomo all’interno della galassia Peugeot. Stando a quanto dice il brand francese, lo scooter retrò-classic è stato un successo sui mercati asiatici e in Cina (mentre non è mai decollato, per usare un eufemismo, in Italia). Ed è per questo che adesso la gamma si articola su due fronti.
Stile ricercatissimo, ingombri più ridotti e dotazioni davvero interessanti: il nuovo Django 125 è, per tanti motivi, l’evoluzione della specie. Assomiglia quasi per niente ai suoi fratelli “classici”, ricorda invece molto le moderne auto Peugeot: c’è sì un richiamo retrò ma la linea è clamorosamente contemporanea. E gli stilemi stilistici dell’auto sono evidenti nella fanaleria posteriore, nel disegno dei cerchi e nello scudo anteriore. Si punta al design e alle dotazioni, come è chiaro dal sistema keyless e dal display TFT. Sarà disponibile in due versioni: la più classica Allure (tre colorazioni, 4.299 euro di listino) e il grintoso Sport (con inserti metallizzati e arancioni, in 4.399 euro). A spingerlo una campagna di comunicazione basata sul metaverso.
A prima vista (lo abbiamo toccato con mano durante una presentazione statica) sembra ben riuscito e di ottima qualità: a breve lo proveremo e vi diremo come va su strada.