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Peugeot 9X8 – Ecco come è cambiata lhypercar del Leone

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Peugeot 9X8 – Ecco come è cambiata lhypercar del Leone

Vigilia del weekend della 6 Ore di Imola del Wec. Si lavora ai box Toyota e Ferrari, ma l’attenzione è concentrata al garage Peugeot. Dove viene mostrata dal vivo la rinnovata Peugeot 9X8, dopo il vernissage virtuale del 25 marzo. Insomma, dopo aver percorso una strada diversa, con la carrozzeria priva di ala posteriore classica, ora il team transalpino vira verso una soluzione simile a quella dei rivali.

Più fresca. Dal vivo, la 9X8 (in realtà gli esemplari sono due) fa un bell’effetto, e non è solo per merito della livrea 2024, dai colori eco, e con i Leoni stilizzati. La carrozzeria risulta modificata, soprattutto in coda, dove è comparsa un’ala posteriore (peraltro, non molto alta), assente nel progetto iniziale del 2020. A spiegarci la vettura è Olivier Jansonnie, Direttore tecnico per il Wec e Team principal Peugeot. Dopo i test a Le Castellet, in vista di Le Mans, siamo qui con la macchina nuova. Problemi? Ce ne sono sempre, ma sono legati alla messa a punto di tanti componenti nuove, alla messa a punto del setup, che ha comportato molto lavoro.

Gomme differenziate. Quali sono le modifiche principali alla vettura? Ancora Jansonnie: La più importante è stata cambiare la dimensione delle gomme (ora differenziate, larghe 29 cm all’avantreno e 34 al retrotreno, al posto delle 31/31′ precedenti, ndr), ora uguali a quelle dei nostri principali competitor LMH. Abbiamo dovuto ribilanciare la vettura, perché anche la distribuzione dei pesi sui due assi è cambiata e abbiamo rivisto l’aerodinamica. E questa è una delle ragioni per cui abbiamo introdotto l’ala posteriore. Le prese d’aria di raffreddamento, invece, sono le stesse. E per quanto riguarda il telaio e il fondo vettura? Il primo non è cambiato, il secondo sì.

C’è molto lavoro da fare. E ora le cose sono più difficili? Prosegue Jansonnie. più dura perché dobbiamo imparare molto di quest’auto, per esempio il setup, come lavorano le gomme, ora di misura diversa, ma abbiamo visto che ci sono miglioramenti di vario tipo, anche sulla durata. E ora il pilota Jean-Eric Vergne, francese, classe 1990, che fa parte dell’equipaggio della vettura numero 93. Come hai trovato la macchina ora? abbastanza difficile da dire a questo punto, all’inizio dello sviluppo. Ci si sente bene alla guida, questo posso dire finora. Ma ora è cresciuta anche la velocità di attivazione dell’assale elettrico anteriore, non è poco Già, ora è più elevata, a 190 km/h, una grande differenza, ma abbiamo gomme posteriori più larghe e la trazione è migliore. Insomma, perdiamo qualcosa da una parte e la recuperiamo dall’altra. Un gioco di bilanciamento. Vedremo ora come si comporterà la 9X8 in gara a Imola.

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