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Peugeot 408 GT – Fastback alla spina

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Peugeot 408 GT – Fastback alla spina

Per lei la Peugeot ha rispolverato il termine fastback. Perché in effetti, a ben vedere, chiamarla SUV coupé o crossover, nel suo caso, non era sufficiente. Entra nei listini senza sostituire alcun modello esistente e si inserisce a cavallo dei segmenti C e D: più grande di una 3008, più corta della 508. Nasce sulla piattaforma modulare EMP2 e monta motori benzina e plug-in hybrid. Con un listino che attacca da 33.800 euro, è già ordinabile con prime consegne a febbraio 2023.

Dopo tanti anni di Suv, ci sta che i nuovi acquirenti magari desiderino altro. E se la classica berlina non ha riguadagnato l’appeal di una volta, la terza via per il marchio del Leone si chiama 408. A chi è dedicata? Di sicuro a chi non vuole passare inosservato, ma al contempo a chi non vuole rinunciare allo spazio interno – per i bagagli e per i passeggeri – e ama viaggiare, senza però poter contare sulla trazione integrale perché a spingere sono solo le ruote anteriori, a prescindere dal motore sotto il cofano. Fastback, dicevamo, perché ha 4 portiere e una coda spiovente e rastremata da coupé che ingloba un pratico portellone, con il lunotto molto inclinato e il bagagliaio inglobato nello stesso volume dell’abitacolo. Le dimensioni: è lunga 4 metri e 69, cioè 25 cm in più di una 3008 e 5 cm in più anche di una 5008. In compenso è alta solo 1 metro e 49, appena 3 cm più di una 308. Dal mondo delle Suv riprende l’altezza da terra di quasi 19 centimetri e sempre da lì arrivano gli enormi cerchi da 20 pollici, di serie sull’allestimento top di gamma della prova.

C’è spazio dietro. Davanti troneggia una enorme calandra, dove esplode il motivo geometrico tridimensionale in tinta con la carrozzeria, ci sono poi le ”zanne” anteriori a Led che trafiggono i pannelli delle prese d’aria laterali, incorniciando un frontale che comunque all’aggressività abbina anche una certa eleganza. Ma è dietro che 408 racconta qualcosa di diverso: linea sportiva, da coupé, ma con un bagagliaio che, sulla carta in attesa di conoscere i numeri del Centro Prove fa segnare 536 litri per la versione a benzina e 471 per le plug-in hybrid, che montano le batterie proprio sotto il piano di carico.

Da 130 a 225 cavalli. E allora subito i motori: entry level Puretech 1.2 tre cilindri turbocompresso da 130 CV e poi fanno la parte del leone le due plug-in hybrid da 180 e 225 cavalli, con il powertrain già proposto su altri modelli del Gruppo Stellantis. Per tutte solo il cambio automatico EAT8 a otto marce di serie. Le ibride alla spina sfruttano una batteria da 12,4 kWh, che può essere ricaricata con il sistema di bordo da 3,7 kW in poco meno di 4 ore, ma in opzione è previsto anche quello da 7,4 kW che dimezza i tempi. Con un’autonomia di circa sessanta chilometri a zero emissioni, promettono il casa-ufficio-casa senza mettere in moto i pistoni.

Confort prima di tutto. Certo è che la sua natura, ancor più che per gli spostamenti in elettrico, è quella di calcare le tre corsie. Una grande passista la 408, non foss’altro per il confort di bordo che resta elevato anche superati i 130 orari. Ottimo isolamento acustico, sedili comodi e riposanti anche dopo tante ore, un motore e una trasmissione che lavorano bene, senza indecisioni, e sospensioni gentili. Si macina tanta strada senza sforzo, coccolati pure dal massaggio del sedile, se lo gradite. E se l’asfalto si attorciglia, lei non si fa cogliere impreparata. Con il baricentro più basso di una Suv, il rollio è più contenuto. Il volantino piccolo, ormai tratto distintivo della Peugeot, aumenta la percezione di trovarsi alla guida di un’auto tutt’altro che seduta, con il risultato di passare da una curva all’altra con una bella spigliatezza. Il motore da 225 cavalli ibridi, quello che ho provato, ci mette del suo con una fluidità di marcia graditissima. Cambio rapido, con i due motori, termico ed elettrico, che si parlano bene fra loro.

Spigliata. E pure le prestazioni, all’occorrenza, ci sono, con uno 0-100 km/h in poco meno di otto secondi. Semmai, è di una variante a gasolio che si sente la mancanza quando si tratta di macinare chilometri. Non c’è e non arriverà, dice la Peugeot, dato che è sempre meno richiesto. Da noi la più venduta sarà la plug-in hybrid da 180 cavalli che, numeri alla mano, perde solo 3 decidimi di secondo in accelerazioni dalla più potente e costa qualcosina meno.

Déjà vu al posto guida. Abitacolo copia e incolla con la 308, nulla di nuovo da dichiarare, quindi: materiali di qualità con un bel lavoro da parte della Peugeot nell’aver ottimizzato accostamenti e cura costruttiva. Qui, però, c’è molto più spazio per le ginocchia di chi siede dietro. Dalla berlina 5 porte, però, riprende tutto il comparto sicurezza che è ricco, guida assistita di livello 2 compresa. Sei colori carrozzeria, di cui due inediti: Blu Obsession (delle foto) e Grigio Titanium. La gamma è abbastanza snella: tre versioni (Allure, Allure Pack e GT), tre motori come detto. Il listino recita un prezzo d’attacco di 33.800 euro, che possono salire fino a 47.700. Nel mezzo i 43.400 euro della plug-in meno potente. A questo punto, cresce la curiosità di capire come sarà accolta dal grande pubblico. Staremo a vedere, intanto gli ordini sono già aperti con prime consegne a inizio anno.

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