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Peugeot 305 V6 (1977), un progetto promettente rimasto prototipo

L'allora direttore di Peugeot Sport, Jean Todt, lo abbandona a favore della 205 Turbo 16

peugeot 305 v6 (1977), un progetto promettente rimasto prototipo

Per anni è l’auto più costruita di Peugeot: dal 1977 al 1989 oltre 1,9 milioni di 305 escono dalla linea di produzione, sia come berlina che come auto economica con il nome Break. Il diesel da 48 kW (65 CV) stabilisce lo standard, con la Peugeot 305 che consuma 4,6 litri di gasolio per 100 chilometri a 90 km/h nel ciclo standard.

Poco dopo l’introduzione della 305, Peugeot ha come obiettivo il Campionato del Mondo Rally e prepara la 305 V6 2.5 24V da oltre 250 CV, una one-off il cui progetto viene poi cancellato per far posto alla 205 Turbo 16.

La cilindrata fa la differenza

La fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta sono l’ultima fase di un automobilismo quasi completamente analogico, con poca elettronica e nessuna trazione integrale. La ricetta per raggiungere le prestazioni risiede quasi esclusivamente nella cilindrata del motore e così nel 1977 Peugeot prepara un prototipo piuttosto insolito basato sulla nuova 305 per sostituire la gloriosa 504 berlina e coupé nei rally.

Il progetto prevede un telaio rinforzato con carreggiata allargata e il trapianto nel vano motore di un V6 da 2,5 litri ad aspirazione naturale con 24 valvole, proveniente dalla Peugeot 604, che eroga una potenza di oltre 250 CV.

Si tratta di una potenza più che doppia rispetto a quella del modello di serie più potente della 305, la GTX, che monta il motore a benzina 1.9 UX9 da 105 CV; un valore apparentemente basso per gli standard odierni, ma più che sufficiente per conferire un carattere sportivo a una berlina di fascia media dei primi anni Ottanta.

Peugeot 305 V6 (1977)

Il motore V6 da 2.500 cc di derivazione PRV (un progetto congiunto tra Peugeot, Renault e Volvo, da cui l’acronimo), modificato da Peugeot Sport, presenta una nuova testata con doppio albero a camme e controllo della cinghia di distribuzione. Il carburante è fornito da un sistema di iniezione meccanica di Kugelfischer, con collettori di aspirazione separati per ogni bancata di cilindri. La potenza erogata è di 253 cavalli.

Adattato alla forma e al volume della sezione anteriore della 305, il motore V6 è spostato nella parte posteriore vicino all’abitacolo e abbassato, a vantaggio della distribuzione dei pesi e del baricentro. La trazione è affidata alle ruote posteriori (anteriori sulla 305 standard) e segue il classico schema transaxle, con il cambio manuale a 5 rapporti collocato nella parte posteriore.

Ad eccezione dei parafanghi allargati, le linee della V6 rimangono molto vicine a quelle della 305 standard; gran parte della lamiera però viene sostituita da alluminio e plastica per mantenere il peso sotto i 900 kg.

Gli interni della Peugeot 305 V6 (1977)

La decisione di Jean Todt

Il progetto è promettente, ma i piani del reparto sportivo di Peugeot vengono vanificati da due importanti novità: la rapida diffusione dei motori turbo e l’introduzione del Gruppo B da parte della FIA.

La nuova classe regina dei rally, introdotta nel 1980, non pone limiti allo sviluppo delle auto da corsa in termini di peso, potenza o trazione, a patto che i costruttori produccano solo 200 esemplari regolari da vendere ai clienti comuni.

Di fronte a questo drastico cambiamento dei regolamenti, l’allora direttore di Peugeot Sport, Jean Todt, incaricato di ripristinare l’immagine sportiva del marchio, decide di abbandonare il progetto 305 V6 e di concentrarsi su qualcosa di completamente nuovo: la 205 Turbo 16.

L’arrivo della 205

All’inizio degli anni Ottanta, la 305 è già un prodotto di successo, mentre la nuova 205, per la quale l’azienda sta pianificando ingenti investimenti, è il modello strategicamente più importante.

La 205 piace ai clienti e i suoi quattro titoli di campione del mondo di rally (due titoli piloti e due titoli costruttori) giustificano l’operato di Todt e di tutti coloro che, all’epoca, stanno percorrendo la strada dei motori turbo e delle quattro ruote motrici.

Il progetto 305 V6, sviluppato per qualche tempo in parallelo con la 205 Turbo 16, non entra mai in produzione. Rimane un unico e affascinante prototipo, che oggi è conservato nella collezione del museo storico dell’azienda e viene regolarmente esposto in occasione di eventi e mostre internazionali sulla storia del motorsport.

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