Prove

Opel corsa elettrica 2023: autonomia, interni, motore, guida su strada

Forse il paragone è un po’ azzardato, ma ritengo che il “Vizor” sia la miglior reinterpretazione stilistica del frontale di un’auto dai tempi della calandra single frame delle Audi di Walter de Silva. Nella sua semplicità, questa nuova cifra stilistica della Opel è stata capace di mutarne totalmente l’immagine ed è così che anche la Corsa F, in servizio dal 2019, con poche modifiche sembra tutta un’altra macchina. Me n’ero fatto un’idea dal vivo quando sono andato a guidare la Corsa Rally elettrica, che già aveva recepito il cambiamento, e oggi sono a Rüsselsheim per la rinnovata gamma di una delle poche sopravvissute del segmento B, seppur l’assaggio di oggi sia limitato alla sola variante elettrica perché le mild hybrid a 48V, l’innesto più interessante nella rosa dei powertrain, arriveranno soltanto fra qualche mese.

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Opel Corsa (2023)

Tutto chiaro. Sguardo più deciso (con fari a matrice attiva dotati ora di 14 Led), nuova tinta grigio Grafik di quelle tanto in voga di questi tempi e inedite ruote dal disegno aerodinamico, sono davvero una boccata d’aria fresca per la piccola Opel. Mentre dentro, anche se era da un po’ di tempo che non salivo su una Corsa, l’ambiente è sempre il solito. Forme piuttosto seriose, materiali morbidi soltanto nella parte superiore della plancia e plastiche rigide che non fanno nulla per nascondersi allo sguardo e al tatto. A centro plancia, però, la novità principale: il nuovo schermo da 10 pollici dell’infotainment, uno dei più grandi del segmento assieme a quello della Jeep Avenger. Difatti anche l’interfaccia, a grandi linee, ne riprende i concetti di base: grafica a widget per un impiego meno macchinoso e tasti fisici per tornare in un clic al menu principale, oppure per accedere alla gestione degli Adas senza dover rovistare col dito in mezzo allo schermo distraendosi non poco. Il sistema è piuttosto reattivo al tocco (processore Snapdragon di Qualcomm di ultima generazione) e per distrarsi ancora meno ci sono sia l’assistente vocale richiamabile con “Hey Opel” sia le connessioni per smartphone anche senza fili, come pure wireless è il ripiano di carica.

Arrivano radar e videocamera. Novità di rilievo anche sul fronte degli Adas: gli assistenti alla guida sfruttano una nuova architettura basata su radar e telecamera, con questa che consente anche di offrire un più efficace assistente al mantenimento della corsia che lavora di concerto col regolatore di velocità attivo, per un maggior confort in autostrada. Mentre in parcheggio si può ora fare affidamento sulla telecamera a 180 gradi (dalla buona risoluzione) e su una serie di sensori che riescono a tenere sotto controllo l’aera circostante per avvisare, per esempio, se c’è il rischio di toccare con la fiancata in fase di manovra.

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Più potenza. Con il nuovo selettore del cambio, di quelli pratici a levetta dove non occorre abbassare lo sguardo per ingranare drive o retro, parto con la Bev spinta dal nuovo powertrain comune a moltissimi modelli del gruppo Stellantis, ovvero il propulsore elettrico sincrono da 156 CV e 260 Nm abbinato alla batteria da 51 kWh netti. Premesso che resta a listino anche la variante già esistente da 136 cavalli con batteria da 50 kWh, il nuovo accumulatore ha fatto passi avanti: hanno dimezzato il numero di celle (ora sono 102), ha una maggior densità energetica (il peso totale è di 340 kg, cinque in meno) e nel complesso questa Corsa è più efficiente, con un’autonomia media sulla base del ciclo Wltp di 405 km contro i 350 abbondanti dell’altra versione, così da guadagnarsi addirittura l’appellativo long range in virtù della maggior efficienza (14,2 kWh/100 km contro 15,7). Buona anche la potenza di ricarica in corrente continua, ben 100 kW per rigenerare l’accumulatore dal 20 all’80% in una mezz’ora circa. Per le ricariche lente, invece, il caricatore di bordo da 7,4 kW può essere sostituito a pagamento con quello più rapido da 11.

Agile e ben bilanciata. La nuova Corsa-e si muove agile, come da copione già scritto in quanto Bev, e pure nel confronto diretto con la variante da 136 CV i miglioramenti sono tangibili: 0-100 in 8,1 secondi, pari a sei decimi di vantaggio. Occorre però prestare attenzione alla modalità di guida con cui si sta viaggiando, informazione che si può trovare nel piccolo display della strumentazione digitale (talvolta poco leggibile in determinate condizioni di luce) e modificabile con il tasto, un po’ nascosto, sul tunnel centrale. Fra le tre disponibili, Eco, Normal e Sport, ballano infatti oltre settanta cavalli di potenza, dunque capirete che quel pulsante diventa uno strumento determinante per adattare la risposta della vettura alle proprie necessità, che si tratti di prestazioni o di strada da percorrere. Si passa infatti dagli 82 cavalli della modalità Eco ai 109 della Normal, per culminare ai 156 della Sport. Di pari passo, varia naturalmente l’autonomia: mentre viaggiavo con l’80% di carica, ho visto spaziare il range sul computer da circa 285 a 325 km a seconda del programma di guida scelto. Del resto, la nuova Corsa conserva tutte le buone doti già riscontrate su modelli che poggiano su queste fondamenta, col pregio principale rappresentato dal bel bilanciamento fra confort, agilità e stabilità; qui, a differenza di alcune sue cugine, c’è poi il vantaggio del baricentro più basso in quanto trattasi di una berlina e non di una Suv.

I prezzi. Attesa nelle concessionarie Opel per una preview nel weekend del 21-22 ottobre, la Corsa parte da 19.450 euro con il 1.2 a benzina da 75 cavalli, per salire a 20.750 nel caso del 1.2 turbo da 100 cavalli. Per quel che riguarda la versione elettrica, la 136 cavalli costa 36.500 euro in versione base e sale a 37.500 in allestimento GS; la variante da 156 cavalli e batteria da 51 kWh, proposta soltanto con quest’ultimo pacchetto, occorrono 1.150 euro in più.

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