Alfa Romeo Tonale, segna la riscossa del Biscione sul mercato tedesco
La congiuntura particolarmente sfavorevole ha modificato gli orientamenti dei consumatori (inclusi i gestori delle flotte), che sono tornati ad acquistare auto alimentate a gasolio. La carenza di prodotto che aveva inciso negativamente sui volumi nella prima parte dell’anno adesso pesa meno, tanto che sono ricomparsi gli sconti, seppur di entità più contenuta al passato. Si tratta del segnale che la priorità non è più l’acquisto di una macchina. I tedeschi sono preoccupati per l’inverno, per il caro vita e per i possibili rischi legati al taglio delle forniture di gas.
Le vendite di auto a gasolio sono cresciute del 18,3%, seppur con una quota di mercato pari a poco più della metà di quella a benzina (32%, +3,1%). Le immatricolazioni di auto ibride sono state 68.533 (32,8% di quota) che sommate alle 35.781 a zero emissioni (17,1%) rappresentano per le elettrificate un’incidenza vicinissima al 50% che contribuisce anche a spiegare come mai le emissioni medie di CO2 siano scese di un altro 4,1% a 107,3 g/km.
In ottobre tre marchi sono andati in tripla cifra: le solite Polestar (addirittura +230%, +131% da inizio anno) e Tesla (+117% nel mese e +52% da gennaio a fine ottobre) e Ds, che ha contabilizzato un +177%, seppur con lo 0,2% di quota (+42% in dieci mesi con lo 0,1% di penetrazione). Bene anche Alfa Romeo, che ha archiviato ottobre a +83% con 435 immatricolazioni (2.795 da inizio anno con una crescita del 9,7%). Audi è stato di gran lunga il miglior marchio tedesco: +94,8% con una quota dell’8,3%. Ad eccezione di Porsche (-16,6%), tutti i marchi del gruppo Volkswagen sono andati bene: +46% Vw, +64% Seat e +51% Skoda. Decisamente alto il gradimento per gli esordienti marchi cinesi Lynk & Co (0,2% di penetrazione nel mese e nell’anno) e Mg (1% di quota in ottobre e 0,5% da gennaio in poi).