La maxicarambola del via della Sprint della MotoGP al Red Bull Ring è finita abbastanza al centro dell’attenzione, rubando la scena a chi oggi probabilmente l’avrebbe meritata più di tutti, ovvero Pecco Bagnaia. Il leader del Mondiale è stato l’assoluto dominatore del sabato austriaco, conquistando la pole position e comandando dall’inizio alla fine nella gara breve.
Il piemontese è partito benissimo e si è subito messo al comando del gruppo, proprio come nella strategia che aveva pensato a tavolino: l’idea era attaccare e cercare di mettersi davanti a gestire il ritmo, evitando che le KTM gli potessero saltare davanti. Al via, ha avuto anche l’aiuto di qualche piccolo accorgimento introdotto dalla Ducati, come lui stesso ha confermato.
“Ho cercato di frenare il più forte possibile nelle prime tre o quattro staccate della gara e poi ho spinto senza pensare a niente. Sapevo che sarebbe stata la strategia giusta, perché qui abbiamo la carcassa più dura, quindi sono contento anche se domani sarà una gara totalmente diversa”, ha aggiunto.
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Il campione del mondo in carica ha rivelato quale è stato il segreto del ritmo infernale che è riuscito ad imprimere alla gara: “Quello che ci ha fatto fare uno stop in termini di passo è stata una modifica di setting che ho richiesto tra la qualifica e la Sprint e finalmente sono riuscito a far girare un po’ di più la moto, che è la cosa che ci limita un po’ quest’anno. Devo dire grazie alla mia squadra quindi”.
Il caldo si è fatto sentire, imponendo a tutti, o quasi, di utilizzare la gomma media al posteriore anche nella Sprint: “Eravamo tutti convinti di usare la soft, non solo noi in Ducati ma anche gli altri marchi. La pista oggi era un po’ più lenta di ieri e in qualifica, già al secondo crono, si sentiva che la gomma si scaldava molto e spinnava anche sul rettilineo. Quindi è stata la soluzione migliore mettere la gomma media, che alla fine è la gomma che ha vinto l’anno scorso”.
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