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Mercedes: in Canada per spezzare una striscia mai così negativa

C’è stato un tempo non molto lontano in cui la Mercedes, nel Gp del Canada, era dominatrice quasi indiscussa. Nelle sei edizioni disputate a Montreal nell’era turbo-ibrida prima dei due anni di stop determinati dal Covid, le vetture anglotedesche avevano vinto quattro volte. Sempre con Lewis Hamilton che condivide con Michael Schumacher il record di trionfi – sette – nel semipermanente nordamericano.

Poi le norme sono cambiate ed è emersa la Red Bull, mentre la Stella a Tre Punte è caduta in una crisi ancora non risolta. Gli uomini di Brackley arrivano in Canada senza velleità di vittoria. Red Bull, Ferrari e McLaren, in questa fase, fanno uno gioco a parte.

La W15 sta guarendo, o almeno si sta provando a farla correre dopo che è rimasta atrofizzata per troppo tempo in concetti male applicati e in correlazioni pista – simulatore mai del tutto trovate.

Fino a Imola gli ingegneri hanno speso tempo a capire quali fossero i difetti, poi hanno avviato un graduale programma di sviluppo che è proseguito anche tra le stradine del Principato di Monaco dove George Russell ha potuto contare su una nuova ala anteriore che pare abbia dato riscontri positivi.  

mercedes: in canada per spezzare una striscia mai così negativa

George Russell a bordo della W15

Gp Canada 2024: Mercedes vuole confermare i progressi compiuti a Monaco

Ma si sa che Montecarlo è la pista deviante per definizione e quello che emerge da quelle parti non sempre potrebbe trovare pari riscontri in altre location.

I numeri, incoraggianti, ma non esaltanti, hanno spinto il clan della Stella a Tre Punte a ritenere che la creatura di James Allison si stia muovendo nella direzione giusta. Cosa che, realisticamente, non basterà per osservare Hamilton e Russell vedersela con i tutti che stanno monopolizzando le zone nobili della classifica. 

Tre team e quattro piloti diversi hanno vinto in questo mondiale ma probabilmente non è ancora giunto il tempo per uno dei Mercedes. La convergenza prestazionale è una dolce speranza per gli ex campioni del mondo mentre è una vivida certezza per Red Bull, Ferrari e McLaren.  

Ma Toto Wolff non perde la speranza pur sapendo che il cammino è lungo ancora: “Abbiamo avuto un weekend incoraggiante a Monaco. Continuiamo a fare solidi progressi con la nostra vettura, migliorandone l’equilibrio generale e facendo un passo avanti rispetto a quelle che ci precedono“. 

Passi avanti per ora poco riverberati su una classifica che negli ultimi undici anni non è mai stata così soffocata. In Mercedes osservano che i distacchi dai primi sono diminuiti: dai 45 secondi del Bahrain, evento inaugurale del mondiale 2024, a poco meno di 15 secondi per le strade di Monaco. Numeri interpretati in maniera un po’ forzata perché, alla fine, la miglior posizione raggiunta in gara da uno dei due piloti è un modesto quinto posto. 

“I progressi non si stanno ancora mostrando in termini di posizioni – ha ammesso Wolff – ma se continuiamo a colmare il divario con le auto più veloci, sappiamo che  accadrà a tempo debito“.

Mercedes procede con la politica dei piccoli passi. La nuova ala anteriore offerta a Russell nel Principato di Monaco sarà concessa anche a Hamilton qui in Canada. Questa è la fase in cui la squadra vuole accelerare perché all’orizzonte c’è un terzetto di piste dal layout tradizionale: Spagna, Austria e Inghilterra dopo Montreal. 

Tracciati che, per caratteristiche e conformazione, potrebbero aiutare a capire se la W15 ha veramente iniziato a colmare il gap, piste sulle quali si punta a migliorare quella striminzita quinta posizione che rappresenta il miglior risultato stagionale.   

mercedes: in canada per spezzare una striscia mai così negativa

George Russell con a Monaco con al W15 dotata della specifica nuova dell’ala anteriore

In Canada ci saranno altre novità, lo svela lo stesso Wolff nel presentare il weekend: “Entrambi i piloti avranno la nuova ala anteriore e ci saranno altri elementi di sviluppo per questo evento. La nuova ala anteriore ha offerto un piccolo guadagno di tempo sul giro sulle strette strade del Principato e dovrebbe offrire maggiori vantaggi sui prossimi circuiti“.

Una base su cui fondare la rimonta. “La parte anteriore del gruppo è incredibilmente competitiva. Si è compresso e non ci illudiamo che gli altri continueranno a migliorare; dobbiamo continuare a lavorare sodo per metterci in gioco“.

Mai era successo, nelle dieci stagioni precedenti, che Mercedes fosse fuori dal podio dopo otto gare. L’obiettivo, non dichiarato, è quello di rimettere piede sul pulpito dei tre e da lì partire per raggiungere, magari nella fase finale del mondiale, una vittoria che manca da Brasile 2022. Un’era geologica considerando lo score di un team che si è smarrito ma che intende trovare la strada maestra. 

Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team

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